Forex: prosegue il ritracciamento dell’euro, sterlina in recupero
Euro in discesa anche oggi sui mercati valutari con gli investitori anche oggi preoccupati per le possibili ripercussioni sui Paesi periferici della stretta sui tassi preannunciata dalla Bce. Il cross euro/dollaro viaggia a metà mattinata nei pressi dei minimi di giornata a 1,388 dollari. In decisa salita i rendimenti dei bond dei periferici: quello a 10 anni portoghese ha toccato i massimi dall’introduzione dell’euro al 7,7% in attesa dell’asta odierna di titoli lusitani. In aumento anche quello italiano salito sopra il 5% per la prima volta dal novembre 2008. Ieri il rendimento del bond decennale greco ha toccato il nuovo massimo storico (12,83%).
“Gli investitori – rimarca Michael Hewson, analista di CMC Markets – tornano a domandarsi quali potrebbero essere gli effetti sui Paesi periferici dei prossimi rialzi del costo del denaro così come ormai praticamente confermati dalle affermazioni della Bce. Il timore è che il contagio trovi ora terreno fertile per propagarsi anche ad altri Paesi, mentre il Portogallo proprio oggi va all’asta con oltre un miliardo di euro a scadenza 2013”.
Da monitorare anche la sterlina in attesa del meeting della Bank of England in agenda domani. La valuta britannica recupera terreno (+0,20% rispetto al dollaro Us) dopo la debolezza degli ultimi giorni grazie anche alla diminuzione del deficit della bilancia commerciale a gennaio. Nel primo mese del 2011 il deficit commerciale si è attestato al 7,057 mld di sterline, sui minimi da febbraio 2010, rispetto ai 9,686 mld di dicembre 2010 (dato rivisto da -9,247 mld). Il consesnsus era -8,5 mld.
Per domani atteso un nulla di fatto da parte della BoE sia a livello di tassi (fermi allo 0,5%) che di quantitative easing che dovrebbe rimanere pari a 200 mld di sterline. nella scorsa riunione erano saliti a 3 i membri della Bank of England favorevoli a un aumento dei tassi di interesse. Le minute della riunione del 9-10 febbraio hanno evidenziato che Spencer Dale si è aggiunto a Andrew Sentance e Martin Weale nel sostenere una revisione al rialzo del costo del denaro, fermo allo 0,50% da marzo 2009.
“Con l’inflazione ormai al 4% e che potrebbe spingersi fino al 5% a causa degli ulteriori aumenti dei prezzi delle materie prime – commentano oggi gli analisti di Ing – è possibile che un altro membro della BoE aderisca ai falchi votando per un rialzo immediato dei tassi”. Gli analisti olandesi rimarcano come l’attuale incertezza economica favorisce il mantenimento di una politica monetaria accomodante con la minaccia di un double dip che è in aumento considerando che nel 2011 cominceranno a essere pienamente sentiti gli effetti del piano di austerità fiscale varato dal nuovo governo.
Tra le altre valute torna a salire il franco svizzero che guadagna sia rispetto all’euro che rispetto al dollaro Usa. Oggi l’indice dei prezzi al consumo elvetico di febbraio ha evidenziato un balzo mensile dello 0,4% (consensus era +0,3%), con un +0,5% tendenziale.