Forex: prese di beneficio sull’eur/usd in attesa dei risultati degli stress-test
Dopo i massimi da due mesi, l’euro/dollaro paga pegno alle prese di profitto. Vista l’incertezza che circonda gli stress-test, sia dal punto di vista dei risultati finali (secondo indiscrezioni la tedesca Hypo Real Estate potrebbe non aver superato le prove) che delle metodologie utilizzate, gli operatori stanno provando ad incassare qualche profitto in scia del ritorno di un’avversione al rischio alimentata dalle indicazioni non sempre entusiasmanti che stanno arrivando dalle trimestrali statunitensi. Oggi in Europa è stata giornata di aste, con Irlanda (il day-after il downgrade di Moody’s), Spagna e Grecia che hanno piazzato un totale di 10 mld di euro di bond, confermando, nonostante le scadenza ravvicinate, i miglioramenti già evidenziati in precedenza.
Dopo aver toccato un massimo di seduta sopra quota-1,3 (1,3028) il cambio con il dollaro in questo momento si attesta a 1,2877, in calo dello 0,47% rispetto al dato precedente. La moneta unica perde terreno anche contro lo yen, che scambia a 112 nell’eur/jpy (-0,21%) ed a 86,95 nello usd/jpy (+0,24%). Lo usd/jpy quota in rialzo per il secondo giorno consecutivo, dopo i minimi da 7 mesi della scorsa settimana. A determinare l’inversione di rotta le voci secondo cui la Bank of Japan potrebbe intervenire nel caso in cui il cross dovesse tornare in quota 85.
Indicazioni contrastanti dal fronte macro statunitense, con i permessi edilizi saliti a giugno del 2,1% a 586 mila unità ed i nuovi cantieri in flessione del 5%. Protagonista della giornata è stata anche la Bank of Canada, che ha alzato il costo del denaro di 25 punti base allo 0,75% e rivisto al ribasso le stime di crescita dell’economia canadese, portata al 3,5% nel 2010, al 2,9% nel 2011 ed al 2,2% nel 2012. Si tratta del secondo incremento consecutivo in poco più di due mesi. Il loonie scambia a 1,0568 nello usd/cad (+0,26%) ed a 1,3612 nell’eur/cad (-0,19%).