Forex: operatori cauti in attesa della Bce
Seduta all’insegna della cautela per la moneta unica. Nonostante gli acquisti sui listini azionari giornata interlocutoria per l’euro. Le Piazze finanziarie hanno beneficiato delle dichiarazioni rese dal cancelliere tedesco Angela Merkel, che ha annunciato di esser pronta a ricapitalizzare il sistema bancario tedesco. “Dobbiamo prendere decisioni rapidamente” ha detto Frau Merkel che a proposito della Grecia ha rimarcato che il Paese ellenico deve rimanere nella moneta unica.
Rettificata invece l’altra notizia-bomba della giornata, quella secondo cui il Fmi sarebbe pronto ad acquistare bond italiani e spagnoli insieme al Fondo salva-Sati (EFSF). Antonio Borges, il Direttore del dipartimento europeo del Fondo monetario, in serata ha rettificato le sue parole, definendole “un avvertimento agli speculatori”. “Il Fondo può solo prestare, non può utilizzare le sue risorse per intervenire direttamente sul mercato obbligazionario”, ha detto Borges.
Sul valutario l’euro quota sostanzialmente stabile contro dollaro e yen rispettivamente a 1,3328 e 102,41. Evidentemente gli operatori preferiscono restare cauti in vista di un’altra possibile inversione ad U, quella del n.1 della Bce. Jean-Claude Trichet nell’ultima riunione del suo mandato potrebbe decidere di cambiare strategia e di tagliare il costo del denaro.
Oltre alla Bce domani sarà anche la volta della BoE, la Bank of England. Nel secondo trimestre il Pil britannico è cresciuto dello 0,1% su base trimestrale, rispetto alla +0,2% della stima precedente. “Il Comitato di Politica monetaria probabilmente confermerà l’attuale costo del denaro allo 0,5% ed il piano di quantitative easing a 200 miliardi di sterline ma sarà interessante sapere quanti membri del Comitato appoggeranno la proposta della colomba Adam Posen di incrementare il piano di allentamento quantitativo”. Il cambio sterlina/dollaro scende dello 0,2% portandosi a 1,5428.
Per quanto riguarda le altre indicazioni macroeconomiche della giornata, in Europa il Pmi composite è sceso a 49,1 punti mentre le vendite al dettaglio hanno registrato un -0,3% mensile. Dagli Stati Uniti indicazioni migliori delle attese dalla stima Adp, che ha rilevato a settembre la creazione di 91 mila posti di lavoro, mentre l’Ism servizi si è attestato a 53 punti.