Forex: Mantega, pronti alla nuova guerra delle valute
Mantega punta il dito contro la Federal Reserve e la Bank of Japan. La nuova ondata di liquidità targata Fed e BoJ rischia di riaccendere la Guerra delle valute e di minare la competitività delle imprese brasiliane. Parola di Guido Mantega, Ministro delle Finanze del paese Sud-Americano, il primo che già dalla prima ondata di Quantitative Easing aveva coniato l’espressione Guerra delle valute.
La parola magica è sempre la stessa: carry trade. Le politiche espansive delle banche centrali dei Paesi sviluppati, e della Federal Reserve in particolare, rendono conveniente prendere a prestito dollari (o yen o sterline) per investire in attività ad alto rendimento nei Paesi emergenti. Questo flusso provoca un apprezzamento delle valute locali indebolendo la competitività dell’export.
E mentre le banche centrali fanno a gara a indebolire le rispettive valute, Mantega teme di ritrovarsi a pagare un conto troppo alto, anche perché dal 2009 a oggi le condizioni dell’economia brasiliana sono nettamente peggiorate.
Nel secondo trimestre il Pil del Paese è cresciuto, su base congiunturale, di un misero 0,4% ed il confronto annuo evidenzia un altrettanto sconfortante +0,5% (+1,6% previsto nell’intero 2012). Negli ultimi 12 mesi la debolezza dell’economia ha spinto la banca centrale a tagliare il costo del denaro per ben nove volte portandolo al 7,5% (un rendimento decisamente interessante quando ci si finanzia a costo zero).
Mantega passa all’attacco
QE3 fa rima con protezionismo, ha ripetuto Mantega nel corso di una conferenza organizzata dall’Economist, visto che la svalutazione del dollaro finirà col favorire l’export statunitense a scapito delle economie emergenti.
“Adotteremo tutte le misure necessarie per evitare che la nostra economia perda di competitività”, ha precisato il Ministro che ha preannunciato “un maggior acquisto di riserve ed un utilizzo più intenso del reverse swapping”. Non solo. “Se i flussi di capitali in entrata aumenteranno potremmo introdurre una tassazione sui capitali a breve”.