Forex: JPM, eurodollaro a 1,38 nel breve termine
"Il forte calo dei rendimenti dei Paesi periferici indica che il rischio rappresentato dall'Eurozona per l'economia globale è diminuito". È quanto si legge in un commento preparato da Sara Yates, Global Currency Strategist di J.P. Morgan Private Bank.
"Una conseguenza è che ora gli investitori probabilmente richiederanno un premio di rischio inferiore (uno sconto inferiore) per mantenere titoli denominati in Euro" e anche se questo movimento è destinato a spingere al rialzo la moneta unica "riteniamo che l'Euro sia andato al di là dei suoi migliori fondamentali".
Nonostante questo, l'analista rileva che i "dati Cftc e le prove empiriche" stiano segnalando che l'eurodollaro potrebbe salire "a 1,38 nel breve termine". "Il fatto che questa soglia possa essere raggiunta questa settimana, dipenderà probabilmente da se/come Draghi commenterà il recente rally dell'Euro nel corso della conferenza stampa della BCE".
"Sul più lungo termine, rimaniamo scettici sul fatto che l'euro possa mantenere questa forza".
Nel breve termine "consigliamo che i clienti mantengano tatticamente la loro esposizione long sull'Euro, ma utilizzino stop ravvicinati. A livello strutturale, tuttavia, crediamo che l'Euro possa indebolirsi".
"Una conseguenza è che ora gli investitori probabilmente richiederanno un premio di rischio inferiore (uno sconto inferiore) per mantenere titoli denominati in Euro" e anche se questo movimento è destinato a spingere al rialzo la moneta unica "riteniamo che l'Euro sia andato al di là dei suoi migliori fondamentali".
Nonostante questo, l'analista rileva che i "dati Cftc e le prove empiriche" stiano segnalando che l'eurodollaro potrebbe salire "a 1,38 nel breve termine". "Il fatto che questa soglia possa essere raggiunta questa settimana, dipenderà probabilmente da se/come Draghi commenterà il recente rally dell'Euro nel corso della conferenza stampa della BCE".
"Sul più lungo termine, rimaniamo scettici sul fatto che l'euro possa mantenere questa forza".
Nel breve termine "consigliamo che i clienti mantengano tatticamente la loro esposizione long sull'Euro, ma utilizzino stop ravvicinati. A livello strutturale, tuttavia, crediamo che l'Euro possa indebolirsi".