Forex: flash crash sulla sterlina, due minuti di panico per aggiornare i minimi a 31 anni
Due minuti di panico sui mercati asiatici hanno fatto crollare la sterlina ad aggiornare i minimi degli ultimi 31 anni. Un vero e proprio “flash crash” sul pound che, in pochi attimi, ha perso circa 6 punti percentuali nei confronti del dollaro statunitense mandando nel panico i trader asiatici. Molto probabilmente un errore che ha però aumentato la pressione su una divisa già fortemente deprezzata per via della Brexit e, nelle ultime sedute, in scia alle parole della premier Theresa May.
L’errore in questione è chiamato “fat fingers” (sindrome delle dita grasse), che per un errore tecnologico sbagliano l’ordine e fanno partire il caos sui mercati. Nel dettaglio sono bastati pochi attimi per far scendere il cambio sterlina/dollaro sotto quota 1,18, il livello più basso dal lontano 1985. Il pound si è poi riportato sopra area 1,24, comunque sotto 1,26 dollari dove era posizionato prima del violento sell-off.
La divisa britannica è sotto pressione da giorni con il mercato che specula sulla “hard Brexit” dopo le parole di Theresa May, che ha dichiarato che il Regno Unito inizierà le trattative per uscire dall’Unione Europea a marzo 2017. Il ministro degli Interni, Amber Rudd, ha parlato di misure volte a limitare l’immigrazione. Tra queste l’invito alle imprese di stilare una lista di lavoratori stranieri indicando la percentuale della forza lavoro non è britannica.
Secca la replica dei leader europei, in particolare di Angela Merkel che ha messo in chiaro che l’accesso della Gran Bretagna al mercato interno dell’Unione Europea è legato alla libera circolazione oltremanica dei cittadini europei.