Forex: l’Eurotower penalizza la moneta unica, arretra anche la sterlina
La Bce spinge l’eurodollaro ai minimi da un mese. Seduta con il segno meno per la moneta unica che paga pegno al nuovo taglio del costo del denaro in Europa ed alle parole pronunciate dal n.1 Draghi nel corso della conferenza stampa che fa da corollario alle riunioni del board dell’Eurotower.
Oggi la Banca centrale europea ha annunciato di aver ridotto il costo del denaro di 25 punti base portandolo allo 0,75%, il nuovo minimo storico per Eurolandia. Draghi nel corso dell’incontro con i giornalisti ha rimarcato le difficoltà del Vecchio continente evitando però di fare riferimento alla possibile approvazione di nuove misure espansive.
In questo contesto l’eurodollaro quota ai minimi di seduta a 1,2369, l’1,2% in meno rispetto al dato precedente ed il livello più basso dal primo giugno. Netto segno meno anche per l’incrocio con la divisa nipponica, in calo di quasi una figura a 98,93 yen.
Ma oggi i riflettori erano puntati anche su Londra, dove il Comitato di Politica monetaria della Bank of England nel confermare il costo del denaro al minimo storico dello 0,5% ha incrementato il programma di allentamento monetario (QE, Quantitative Easing) di altri 50 miliardi di sterline a 375 miliardi. La notizia, nonostante fosse ampiamente attesa, sta penalizzando il cable, il cambio sterlina/dollaro, che arretra dello 0,4% a 1,552.
Nessuno aveva invece previsto la mossa della Banca centrale cinese che per la seconda volta in un mese ha annunciato che a partire da domani il tasso sui prestiti scenderà dello 0,31% al 6% mentre quello sui depositi si attesterà al 3%, lo 0,25% in meno rispetto al livello fissato lo scorso 7 giugno. La mossa a sorpresa della Pboc (People’s Bank of China) ha favorito l’aussie, il dollaro australiano, salito ai massimi da due mesi nel cross con il biglietto verde a 1,03283 dollari Usa.