Notizie Forex: euro/dollaro tocca minimi a 6 mesi, minimi a 10 anni rispetto allo yen

Forex: euro/dollaro tocca minimi a 6 mesi, minimi a 10 anni rispetto allo yen

12 Settembre 2011 08:21

Si mantengono elevate le tensioni legate alla crisi del debito europea con l’euro scivolato oggi ai minimi da febbraio rispetto a dollaro. Il cross è sceso fino a 1,3495 dollari, minimi dallo scorso 16 febbraio. Solo dall’inizio del mese di settembre il cambio ha perso 10 figure. A fine agosto il cross si situava infatti in area 1,45. Minimi a circa 10 anni per il cross euro/yen che si è portato fino a un minimo a 103,92.

“Ci sono più di un motivo, non ultimo l’incorporazione nei prezzi di possibili tagli dei tassi da parte della Bce, per il quale possiamo considerare non conclusa la discesa della moneta unica”, sottolineano oggi gli analisti di CMC Markets che indicano i prossimi target compresi tra 1,3360 e 1,3405 dollari.

“In uno scenario come quello attuale la moneta unica europea non è premiata dal differenziale di tasso favorevole rispetto agli Stati Uniti come sarebbe stato in altri momenti di mercato – si legge nella nota odierna di Fxcm – ma piuttosto penalizzata da un potenziale rischio default di una delle nazioni dell’area e dall’abbandono di uno dei membri del consiglio direttivo Bce”.

Il default della Grecia è ora un’opzione concreta con la Germania che starebbe valutando l’ipotesi di cessare il sostegno finanziario alla Grecia e ricapitalizzare le proprie banche nel caso di un default di Atene. Rischio Grecia che pesa fortemente anche sulle banche francesi, con l’agenzia di rating Moody’s che potrebbe declassare Bnp Paribas, Société Générale e Crédit Agricole, le banche transalpine più esposte sul fronte dei bond ellenici.

Il primo ministro greco, George Papandreou, ha presieduto ieri una riunione d’emergenza dell’esecutivo promettendo che verrà fatto di tutto per evitare la bancarotta dal Paese. Intanto il vice-ministro delle Finanze ellenico Sachinidis ha dichiarato che la Grecia ha liquidità a disposizione fino a ottobre, sottolineando la necessità di accedere alla prossima tranche dell’attuale piano di salvataggio Ue-Fmi.