Forex: eurodollaro in calo nel pomeriggio, pesano le indicazioni macro statunitensi
Seconda parte con il segno meno per la moneta unica. Dopo aver toccato un massimo di seduta a 1,3213 dollari nel corso della prima parte, l’eurodollaro nel pomeriggio è tornato a scendere. In questo momento per acquistare un euro sono necessari 1,3099 dollari e 99,88 yen (-0,3 e -0,4 per cento). Nei pressi dei minimi anche il dollaroyen che scambia a 76,25 (-0,1%).
Dopo gli acquisti dettati dall’ottimismo sul possibile accordo tra l’esecutivo greco ed i creditori privati, ed alla luce del via libera al fiscal compact e dell’intesa sullo European stability mechanism (Esm), nel corso della seconda parte l’euro, e gli altri asset rischiosi, hanno risentito delle notizie in arrivo dagli Stati Uniti.
Nonostante l’ottimismo degli operatori, che avevano previsto un incremento a 68 punti, a gennaio la fiducia dei consumatori misurata dal Conference Board è scesa da 64,8 a 61,1 punti. Peggiore delle attese anche il dato relativo la fiducia dei direttori degli acquisti, il Pmi, sceso di 2 punti a 60,2, e l’indice S&P Case Shiller, in calo a novembre del 3,7% annuo.
“I recenti rialzi della moneta unica potrebbero risentire di un mancato accordo in tempi brevi: non è la prima volta che sentiamo questa storia e finora non è stato raggiunto nessun risultato concreto”, ha detto Anthony Grech, analista di IG Markets, a proposito delle trattative sul debito greco.
Seduta a due velocità anche per il dollaro canadese, penalizzato nella seconda parte dall’inatteso calo (-0,1% m/m) messo a segno dal Pil a novembre. Un dollaro Usa è scambiato a 1,0026 dollari canadesi dopo un minimo di seduta toccato poco prima della diffusione dei dati a 0,9964. Sempre per quanto riguarda il loonie, -2,4% m/m per l’indice dei prezzi delle materie prime e -0,7% m/m per i prezzi dei prodotti industriali a dicembre.