Forex: l’euro si riporta sopra quota 1,29 dollari, in calo l’aussie
Terza seduta consecutiva con il segno più per l’eurodollaro che si porta ai massimi delle ultime due settimane. Oggi la moneta unica ha beneficiato delle indicazioni migliori delle attese arrivate dalle aste di titoli pubblici indette da Francia e Spagna e delle notizie positive giunte dall’economia statunitense.
Il Tesoro transalpino ha collocato bond per 7,965 miliardi di euro, al top del range previsto in precedenza (6,5-8 mld). I titoli con scadenza 2014 hanno registrato un rendimento medio dell’1,05%, dall’1,58% dell’asta indetta ad ottobre, i bond 2015 sono stati assegnati all’1,51%, dal 2,44% di novembre, ed il tasso medio sulle obbligazioni scadenti nel 2016 scende dal 2,82 all’1,89%.
Bene come detto anche l’asta spagnola, in cui sono stati collocati titoli a media-lunga scadenza per 6,6 miliardi di euro, oltre il target prefissato di 4,5 miliardi. I titoli 2016 hanno registrato un rendimento del 4,021%, quelli 2019 un tasso medio del 4,541% e quelli 2022 rendono il 5,403%. “Il successo delle aste -ha rilevato Christopher Beauchamp di IG Markets – potrebbe essere dovuto alla necessità degli istituti di credito di procurarsi i collaterali per ottenere contanti freschi nelle aste della BCE”.
Nel corso della seconda parte la propensione al rischio degli operatori è cresciuta alla luce delle indicazioni migliori delle attese arrivate dai numeri trimestrali di Bank of America e Morgan Stanley e del robusto calo (-50 mila unità) messo a segno dalle nuove richieste di sussidio.
Il cambio eurodollaro in questo momento quota in crescita di quasi mezzo punto percentuale a 1,2924 mentre l’incrocio con la divisa nipponica sale di un punto percentuale a 99,77. Il dollar index, che misura l’andamento del biglietto verde contro un basket di valute, mette a segno una contrazione dello 0,5% a 80,23 punti.
La corsa agli acquisti di asset considerati più rischiosi non sta interessando il dollaro australiano che vede il cambio con il greenback (audusd) scendere a 1,0398. A dicembre il numero di occupati in Australia è sceso di 29.300 unità, dalle -7.500 del mese precedente (dato rivisto da -6.300). Le attese erano per un progresso di 10 mila unità.