Forex: l’euro scivola ancora, favorite le valute rifugio
La moneta unica ai minimi di seduta. Il day-after la Bce le preoccupazioni legate all’andamento dei conti pubblici in Eurolandia tornano prepotentemente alla ribalta. In questo momento per acquistare un euro sono necessari 1,4367 dollari e 115,27 yen, con i due cross che perdono rispettivamente l’1,2 e l’1,3 per cento.
Nel Vecchio continente le divisioni sulle possibili soluzioni per Atene continuano a dominare la scena. Da un lato Germania e Olanda premono per un coinvolgimento dei privati, dall’altro la Banca centrale europea evidenzia che si tratta di un’opzione che paralizzerebbe il fragile sistema bancario del Vecchio continente. In questo contesto gli analisti sono scettici sul raggiungimento di un accordo in vista del summit europeo del 23-24 giugno.
Nonostante le indicazioni positive arrivate dalla stessa Germania, dove il Bundestag ha approvato la mozione per un nuovo pacchetto di aiuti finanziari per la Grecia, ulteriore debolezza per la moneta unica arriva dalle parole di Trichet. Il n.1 dell’Eurotower ieri nel corso della conferenza stampa che segue le riunioni del board ha fatto capire che dopo l’innalzamento del costo del denaro a luglio la Banca centrale potrebbe prendersi una pausa per valutare meglio l’andamento della crescita nel Vecchio continente.
Il clima di avversione al rischio favorisce lo yen, che quota 80,240 contro dollaro, ed il franco svizzero a 1,2089 nel cross con la moneta unica. Un movimento “sostenuto anche dai dati in arrivo dalla Cina, che ha visto il surplus salire meno delle attese a maggio, dal rallentamento della produzione industriale indiana e dall’incremento al 3,25% del costo del denaro in Corea del Sud” rileva Christopher Beauchamp di IG Markets, secondo il quale i dati sulla volatilità del cross usdjpy evidenziano “che più che dalla forza dello yen l’incrocio è mosso dalla debolezza del dollaro e questo rende meno probabile un intervento da parte della Bank of Japan”.
Scende anche la sterlina, penalizzata dai dati macroeconomici. Ad aprile la produzione industriale ha registrato un inatteso calo mensile dell’1,7% mentre il dato relativo il manifatturiero è sceso di 1 punto e mezzo. Il cable, l’incrocio sterlina dollaro scende dello 0,75% a 1,6249.