Forex: l’euro recupera posizioni, il Fondo monetario pronto a fare da ponte

Sale la propensione al rischio e l’euro riguadagna posizioni. Nel corso della seconda parte le indiscrezioni relative una più stretta collaborazione tra la Banca centrale europea ed il Fondo monetario hanno spinto al rialzo la moneta unica, che dopo un massimo toccato a 1,3614 dollari in questo momento scambia a 1,3529. “Dal punto di vista tecnico, la tendenza per l’euro rimane ribassista, come confermato dall’indicatore MACD. Va comunque notato che l’eventuale violazione della media mobile a 50 giorni (1,3670 dollari) consentirebbe al cross di raggiungere quota 1,3850 dollari nel breve periodo”, ha dichiarato Jana Pristovsek nel Forex Focus di IG Markets.
Segno più anche per l’incrocio con lo yen, che sale dello 0,5% rispetto al dato precedente a 104,06. Nel corso dell’ottava l’eurodollaro è sceso dell’1,7% mentre il cross con la divisa nipponica ha registrato un rosso di 2 punti percentuali.
Stando alle voci circolate nel pomeriggio l’Eurotower potrebbe prestare fondi al Fmi per sostenere i Paesi in difficoltà e secondo l’agenzia Dow Jones Newswires l’annuncio dell’accordo potrebbe essere dato già nel prossimo summit Ue del 9 dicembre.
La risalita della moneta unica nella seconda parte è inoltre attribuibile agli acquisti di titoli sul secondario da parte della stessa Bce dopo che nel corso della mattina sia lo spread Btp-Bund sia il Bonos-Bund avevano superato la fatidica soglia dei 500 punti base. Oggi i Btp hanno toccato un rendimento massimo del 6,95% mentre i decennali targati Madrid si sono portati al 6,78%.
E sempre rimanendo all’interno del Club Med, l’esecutivo greco ha presentato la legge finanziaria per il 2012. L’anno prossimo il rapporto deficit/Pil si attesterà al 5,4%. Nel caso in cui non si dovesse raggiungere il risultato dell’offerta di scambio, il dato si attesterebbe al 6,7%, dal 9% del 2011.
Il dollar index, l’indice che misura l’andamento del biglietto verde nei confronti di un basket di valute segna un calo dello 0,3% a quota 78. La debolezza del biglietto verde è attribuibile alle parole pronunciate ieri dal presidente della Fed di New York, William C. Dudley, che ha aperto a nuove misure della banca centrale Usa per rilanciare il mercato del lavoro. In agenda macro oggi indicazioni migliori delle attese sono arrivate dal superindice, salito ad ottobre dello 0,9%. Gli analisti dopo il +0,1% precedente avevano pronosticato un +0,6%.