Forex: l’euro prova a risalire, il ritorno dell’appetito per il rischio penalizza lo yen
Dopo le notizie degli ultimi giorni, giornata relativamente tranquilla per il mercato valutario, con da un lato il timido recupero dell’euro e dall’altro l’indebolimento dello yen, che dopo aver offerto rifugio nel corso della burrasca ora viene penalizzato dagli operatori. L’allarme lanciato da Standard & Poor’s sul debito di Grecia, Portogallo e Spagna (secondo alcuni commentatori il nostro Paese potrebbe essere il prossimo), oltre ad aver fatto toccare al cross euro/dollaro i minimi da un anno, potrebbe aver dato la scossa alla situazione greca, che tra difesa di interessi di bottega e beghe interne sembrava esser finita in un vicolo cieco.
Il Commissario europeo per gli Affari economici e monetari, Olli Rehn, oggi a Bruxelles ha annunciato che le procedure per far arrivare i fondi fino ad Atene dovrebbero essere completate entro pochi giorni e che l’opposizione tedesca è destinata ad essere superata.
La moneta unica scambia a 1,3224 (+0,22%) contro dollaro, dopo un minimo di seduta toccato a 1,3183. Il normalizzarsi delle condizioni di mercato sta mettendo sotto pressione lo yen, che perde terreno contro euro (124,49), dollaro (94,130) e sterlina (143,72) in corrispondenza del ritorno dell’appetito per il rischio.
Dal fronte macro, indicazioni positive dalla fiducia in Europa (fiducia economica in crescita a 100,6, sentiment del settore industriale e dei servizi in risalita a -7 e 5, e stabile a -15 la fiducia dei consumatori), -0,1% annuo per la massa monetaria M3 a marzo, disoccupazione tedesca in calo al 7,8% e, nella seconda parte, calo minore delle attese per le nuove richieste di sussidio statunitensi, a 448 mila.