Forex: euro penalizzato dal ritorno dell’avversione al rischio

Dopo aver trovato un supporto momentaneo nei dati macro, la moneta unica torna a perdere terreno, appesantita dal ritorno dell’avversione al rischio. Dopo le dichiarazioni da “falco” di Lorenzo Bini Smaghi, membro del Consiglio della Bce, le notizie in arrivo da Nord Africa e Medio Oriente stanno spostando le preferenze degli operatori verso gli asset considerati più sicuri. La rivolta libica oggi è arrivata a Tripoli e nel corso della mattina l’emittente Al Jazeera ha diffuso la notizia (smentita) secondo cui Muhammar Gheddafi sarebbe scappato in Venezuela.
Per quanto riguarda gli indici macroeconomici europei, il tedesco Ifo a febbraio si è attestato a 111,2 punti, dopo i 110,3 punti della precedente rilevazione. Le stime degli analisti erano ferme a 110,3 punti. Meglio del previsto anche la stima flash dell’indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona a febbraio, salito a 59 punti, ed il dato relativo la Germania, in rialzo a 60,3 punti.
La moneta unica quota 1,3661 contro dollaro e 113,62 yen. Sostanzialmente stabile il dollaro/yen (83,160) visto che entrambe le valute stanno beneficiando del “flight to quality”. Secondo Christopher Beauchamp, analista di IG Markets, “il sentiment nei confronti dell’Euro potrebbe rimanere negativo nel breve termine, visto il persistente impasse politico”.