Forex: l’euro incrementa i guadagni dopo l’asta-Bce
Già in ripresa nella primissima parte di seduta, la moneta unica allunga i guadagni dopo i risultati dell’asta-Bce a tre mesi. Dopo che ieri l’avversione al rischio aveva fatto sprofondare la moneta unica sotto 1,22 contro dollaro, sotto quota 108 nel cross con lo yen ed a 1,3175 nel cross con il franco svizzero, oggi il cambio eur/usd si attesta a 1,2284 (+0,82%), l’eur/jpy a 108,95 (+0,95%) e l’eur/chf a 1,3262 (+0,56%).
Anche se la paura per un drenaggio eccessivo di liquidità dal sistema non è ancora del tutto svanita, visto che domani le banche europee sono chiamate a restituire alla Bce i 442 mld di euro che avevano ricevuto un anno fa, poco fa importanti indicazioni sono arrivati dall’asta di rifinanziamento a tre mesi della Bce. La Banca centrale ha assegnato fondi per 131,9 miliardi di euro al sistema bancario dell’eurozona all’1 per cento. L’importo totale è circa metà rispetto alle attese, un dato che non stupisce più di tanto perché per gli istituti di credito è più conveniente finanziarsi sull’interbancario, e dovrebbe provocare un ulteriore rialzo dei tassi che le banche applicano per prestarsi denaro. L’Euribor a tre mesi ieri ha toccato il massimo da 9 mesi a questa parte a 0,761% ed oggi è salito allo 0,767%.
Per quanto riguarda l’agenda macroeconomica, il Pmi manifatturiero giapponese è sceso a 53,9 punti a giugno e l’apertura di nuovi cantieri a maggio è scesa di un inaspettato 4,6% annuo. Notizie positive invece dalla Germania, dove l’export ha favorito il dodicesimo risultato utile consecutivo per il mercato del lavoro, con il totale dei disoccupati sceso di 21 mila unità a 3,23 mln (minimo dal 2008). Il tasso di disoccupazione si è confermato al 7,7%. Intanto il dato preliminare sull’inflazione dell’Eurozona a giugno ha registrato un rialzo dei prezzi dell’1,4%, di 10pb al di sotto del punto e mezzo pronosticato e -0,2% nel confronto con il dato precedente. Alle 14:15 appuntamento con la stima dell’ADP (Automatic Data Processor) Employer Services relativa l’andamento delle buste paga nel settore privato statunitense a giugno, che in genere riesce ad anticipare abbastanza fedelmente i dati generali in calendario per venerdì. Secondo gli analisti nel mese in corso la prima economia del pianeta dovrebbe aver creato 60 mila posti di lavoro. Chiuderà la giornata l’indice Pmi di Chicago, atteso in calo a 59 punti.