Forex: euro in volata all’indomani della Bce, nuovi massimi da inizio 2010
All’indomani della prima stretta Bce degli ultimi 3 anni, i mercati già guardano ai prossimi ritocchi al rialzo del costo del denaro da parte della Banca centrale europea spingendo al rialzo la moneta unica. L’euro prosegue così la sua corsa andando a testare quota 1,44 dollari, nuovi massimi dal gennaio 2010.
“Il desiderio di tornare alla normalità è una potente spinta a un nuovo apprezzamento del cambio euro/dollaro che appare destinato, a meno di imprevisti economici, l’euro appare in viaggio verso quota 1,50 dollari”, è l’attesa di Société Générale.
Le parole di ieri di Jean Claude Trichet hanno indicato chiaramente la strada di ulteriori rialzi del livello dei tassi Bce. I mercati finanziari si aspettano entro la fine dell’anno almeno un altro paio di strette monetarie da 25 punti base, che potrebbero diventare anche tre.
“Di questa decisione – commenta Stewart Robertson, economista di Aviva Investors – beneficerà soprattutto l’economia tedesca, che sta crescendo ad un tasso ragionevole. La stretta monetaria sembra invece inutile per i Paesi periferici, in particolare per quelli che hanno dovuto chiedere, o stanno chiedendo, un salvataggio all’UE. Con un consolidamento fiscale di ampia scala in corso tassi di interesse più alti sono probabilmente l’ultima cosa di cui hanno bisogno e la Bce dovrà tenere in considerazione queste esigenze contrastanti quando dovrà stabilire i tassi nel corso dei prossimi 18 mesi. L’esperto di Aviva ritiene che per tale motivo nel 2012 il tasso di interesse rimarrà probabilmente più vicino al 2% che al 3%.
La prima stretta monetaria europea degli ultimi tre anni non manca però di sollevare alcune preoccupazioni circa gli effetti sui Paesi periferici di un ciclo di rialzi dei tassi “che si va ad aggiungere agli effetti determinati dalle politiche di austerità e dall’alto livello di indebitamento”, sottolinea oggi Michael Hewson analista di CMC Markets.
Crisi del debito che oggi dovrebbe riservare novità sul fronte portoghese. E’ infatti in agenda oggi a Budapest la riunione dei ministri delle Finanze della zona euro che andranno a discutere la richiesta di aiuti finanziari avanzata dal Portogallo. A Lisbona, secondo le ultime indiscrezioni che trapelano da Bruxelles dovrebbe andare un pacchetto di aiuti che potrebbe andare lievemente oltre la cifra degli 80 miliardi di euro circolata nei giorni scorsi.