Forex: euro in risalita su attese positive per esito swap greco, giù lo yen
Andamento positivo oggi per l’euro in rialzo sul dollaro a quota 1,317. Cresce l’attesa in vista della scadenza di stasera del termine per l’adesione allo swap sul debito greco. L’agenzia Bloomberg ha calcolato come, oltre all’adesione delle 30 banche del Comitato degli investitori privati il cui elenco è stato comunicato ieri dall’IIF, altri nomi si sono aggiunti, arrivando a coprire 124 miliardi dei 206 del debito totale di Atene, circa il 60%. Il sito ellenico Bankingnews, citando fonti pubbliche greche, parla di adesioni tra il 77 e il 79%. Domani mattina si conosceranno gli esiti definitivi dello swap.
Intanto oggi è in agenda anche la riunione della Banca centrale europea che dovrebbe lasciare i tassi invariati all’1%. Attesa soprattutto per le parole di Mario Draghi nella conferenza a margine dell’annuncio sui tassi. “I tassi rimarranno fermi nonostante i dati economici negativi (ieri gli ordinativi industriali della Germania in gennaio) e i timori di una doppia recessione”, commenta oggi Michael Hewson, senior market analyst di CMC Markets rimarcando come nessuno di questi elementi potrebbe indurre il presidente della Bce Mario Draghi ad abbassare i tassi, dopo aver immesso 1.000 miliardi di euro di liquidità nel sistema bancario europeo in tre mesi.
Movimento discendente invece per lo yen che si riavvicina ai minimi a 9 mesi sul dollaro Usa (cross dollaro/yen a 81,4) dopo i deboli riscontri arrivati dalla bilancia commerciale, il cui deficit è salito a quota 1.381 mld di yen. Inoltre il deficit delle partite correnti ha toccato un livello record a 437,3 mld di yen (consensus Bloomberg era per un deficit di 320 mld). Di contro il Prodotto interno lordo (Pil) del Giappone ha segnato nel quarto trimestre del 2011 un calo dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. La lettura finale è migliore di quella precedente in cui si era rilevata una contrazione dello 0,6%. Il Pil annualizzato ha registrato un -0,7%.
Oggi i deboli riscontri dal mercato del lavoro australiano (disoccupazione in aumento al 5,2% con numero di occupati in calo a sorpresa di 15.400 unità) hanno aumentato le pressioni sulla Reserve Bank of Australia per un nuovo taglio dei tassi a sostegno dell’attività economica. Il dollaro australiano si sta muovendo comunque in sintonia con il recupero delle altre valute ad alto rendimento e si è riportato di slancio sopra 1,06 dollari Usa. Bene anche il dollaro neozelandese a 0,823 dollari Us. Oggi la Reserve Bank of New Zealand ha confermato il livello dei tassi di riferimento al 2,5%. I tassi sono fermi a questo livello dal marzo 2011. Il governatore della banca centrale, Alan Bollard, ha dichiarato che la costante forza del dollaro neozelandese potrebbe contribuire a diminuire la necessità di un aumento dei tassi d’interesse.