Notizie Forex: l’euro guadagna posizioni sullo yen, le minute della Rba spingono l’Aussie

Forex: l’euro guadagna posizioni sullo yen, le minute della Rba spingono l’Aussie

17 Maggio 2011 07:57

Prosegue l’avanzata dell’euro nei confronti dello yen con il cross che si è riportato sopra quota 115 Yen spingendosi fino a 115,62 (+1,08%). Ieri è arrivato l’atteso via libera dell’Eurogruppo al piano di aiuti per il Portogallo. I ministri delle Finanze della Zona Euro hanno approvato il piano di aiuti in tre anni da 78 miliardi per il Portogallo con la prima tranche di aiuti già a fine mese. In merito al nuovo pacchetto di aiuti per la Grecia, il presidente dell’Eurogruppo Jean Claude Juncker, ha rimarcato che la discussione che si terrà oggi non porterà ad alcuna decisione. Ieri, lo stesso Juncker aveva aperto per la prima volta all’ipotesi di un riscadenziamento del debito greco, mentre è ancora esclusa l’opzione di una ristrutturazione del debito su ampia scala.

Il cross euro dollaro viaggia in area 1,416 dollari dopo che alla vigilia si era arrampicato sopra quota 1,42 dollari complice soprattutto la debolezza del biglietto verde a seguito dei deludenti riscontri macro arrivati da oltreoceano. In particolare l’Empire Manufacturing è sceso ai minimi a 5 mesi a 11,9 punti rispetto ai 19,7 attesi.
“Nonostante il tentativo di rimbalzo di ieri – commenta oggi Michael Hewson, analista di CMC Markets – l’Euro/dollaro difficilmente potrà ritornare sopra 1,4280 nel breve periodo, mantenendo così un’intonazione ribassista:le incertezze e i timori legati al salvataggio della Grecia e al ruolo del Fmi sono ulteriori elementi che incidono negativamente sulla moneta unica”.

In evidenza oggi il dollaro australiano (+0,30% a 1,0594 dollari) dopo che la Reserve Bank of Australia ha aperto a nuovi rialzi dei tassi, anche se non subito, per contrastare l’aumento delle pressioni inflattive. Sui verbali della riunione del 3 maggio si rimarca che “se l’economia si evolve come da attese, tassi di interesse più alti potretbbero essere necessari per contenere l’inflazione entro gli obiettivi di medio periodo”.
L’Aussie era reduce da quattro sedute consecutive intonate al ribasso che l’avevano ulteriormente allontanato dai massimi assoluti toccati il 2 maggio a quota 1,1012 contro il biglietto verde.