Notizie Forex: l’euro consolida guadagni, dollaro attende parole di Bernanke

Forex: l’euro consolida guadagni, dollaro attende parole di Bernanke

22 Giugno 2011 07:58

La Moneta unica europea plaude al primo tassello posto da Atene per l’ottenimento degli aiuti necessari per evitare il default. Ieri notte è arrivata l’attesa fiducia al nuovo governo Papandreou. Con 155 voti a favore e 143 contrari il Parlamento si è espresso sul nuovo esecutivo, confermando la fiducia al premier greco, George Papandreou. Il prossimo passaggio, cruciale per ottenere la quinta tranche di aiuti da Ue e Fmi, sarà settimana prossima quando il Parlamento dovrà approvare il nuovo piano di austerità.

Il cross euro/dollaro ha toccato oggi un massimo a 1,4434, sui massimi dal 10 giugno. “Dopo aver oltrepassato 1,4380 dollari – commenta oggi Michael Hewson, analista di CMC Markets – l’euro punta direttamente a 1,4460 con 1,45 come livello chiave”.

Il calo dell’avversione al rischio favorisce la discesa del franco svizzero con il cross euro/chf risalito sopra quota 1,21. In affanno la sterlina che viaggia sui minimi a 2 settimane nei confronti dell’euro sulle attese che le minute dell’ultima riunione della Bank of England evidenzino la propensione a lasciare ancora a lungo i tassi ai minimi storici. Ieri il membro della BoE, Paul Fisher, ha dichiarato che non è esclusa l’opzione di stanziare ulteriori stimoli per sostenere l’economia britannica, ossia un nuovo piano di quantitative easing dopo quello attuale da 200 miliardi di sterline.

L’agenda odierna, oltre alle minute della Bank of England, prevede una conferenza di Trichet (Bce) e King (Boe) alle 18.30. Alla stessa ora l’annuncio sui tassi da parte della Fed (attesi invariati allo 0,25%) che sarà seguito alle 20.15 dal discorso di Ben Bernanke, presidente della Fed. “La Fed dovrebbe tagliare le proprie previsioni di crescita per l’economia Usa – rimarca Hewson di CMC – e Bernanke darà con ogni probabilità ulteriori dettagli sugli orientamenti di politica monetaria in vista della fine del QE2”.