Forex: l’euro ai massimi da 16 mesi contro dollaro
L’eurodollaro si conferma ai massimi da 16 mesi. La moneta unica beneficia della domanda di euro da parte degli investitori esteri e delle attese per i risultati del meeting della Banca centrale statunitense. Per quanto riguarda le aste di titoli pubblici oggi è stato il turno di Italia, Spagna e Francia.
Nel caso del nostro Paese, oggi il Tesoro ha collocato titoli per 12 mld divisi in 8,5 mld di Bot semestrali e 3,5 mld di Ctz al 2013. I primi sono stati collocati con un rendimento medio ponderato semplice dell’1,659%, in rialzo di 0,263 punti rispetto all’asta precedente, mentre i CTz pagano un tasso lordo semplice del 3,044%, in aumento di 0,592 punti rispetto al precedente collocamento.
Il Tesoro spagnolo ha collocato quasi 2 mld di titoli a 3 e 6 mesi. Come nel caso dell’Italia è stata registrata una crescita dei rendimenti, che nel caso del trimestrale si è attestato all’1,371% (dallo 0,899%) e nel caso del 6 mesi si è portato all’1,867% (1,361%). La Francia ha invece piazzato bond per 7,5 mld, di cui 3,5 mld per il trimestrale, 2 mld per il titolo a sei mesi e 2 mld per quello ad 1 anno.
Sull’altra sponda dell’Atlantico i riflettori sono invece puntati sulla Federal Reserve. Iniziato oggi, domani terminerà il meeting del Fomc, il braccio operativo della Banca Centrale. A partire da questa riunione il Presidente della Fed Bernanke terrà una conferenza stampa post-annuncio alle 20.15 I tassi sono ovviamente attesi invariati nel range 0-0,25 per cento. Il mercato guarderà soprattutto ai possibili riferimenti al piano di quantitative easing.
L’eurodollaro in questo momento quota 1,4636 dopo aver toccato nel corso della prima parte un massimo di seduta 1,4652 dollari. L’euro quota tonico anche contro la divisa giapponese portandosi a 119,57 yen (+0,6%) e contro la sterlina, con l’eurgbp a 0,8896. Stabile invece il dollaro/yen a 81,670 ed in lieve calo il cable (gbpusd) a 1,6453.
Per quanto riguarda le indicazioni macro, due velocità per i dati relativi la fiducia dei consumatori, salita più delle attese a 65,4 punti, e per l’indice S&P Case Shiller. L’indicatore che misura l’andamento dei prezzi delle case nelle principali 20 città degli Stati Uniti a febbraio ha registrato il settimo calo consecutivo mettendo a segno un -1,1% mensile (-3,3% annuo). Eurostat ha invece annunciato che il rapporto debito/Pil europeo nel 2010 si è attestato all’85,1%, dal 79,3% di fine 2009.