Notizie Forex: dura poco l’effetto Pboc, aussie e kiwi ritracciano

Forex: dura poco l’effetto Pboc, aussie e kiwi ritracciano

4 Febbraio 2015 16:07

Nel tentativo di favorire la concessione dei prestiti, la People’s Bank of China (Pboc) ha annunciato che da domani il coefficiente di riserva obbligatoria (Required Reserve Ratios o RRR) a carico delle banche commerciali sarà ridotto di 50 punti base al 19,5%. La mossa della Banca centrale cinese ha favorito il comparto delle materie prime e, in un primo momento, le valute direttamente legate all’andamento delle commodity: il dollaro australiano e quello neozelandese (rispettivamente soprannominati aussie e kiwi). Il primo si è portato fino 78,486 centesimi di dollaro Usa mentre il secondo ha toccato 74,472 cents. Ma come detto la spinta rialzista è durata poco e attualmente i due incroci scambiano rispettivamente a 0,7751  e a 0,7364 usd (-0,5 e +0,12%).

Questo perché la decisione della Pboc di partecipare alla guerra valutaria si scontra da un lato con le dimensioni dell’intervento e dall’altro con la volontà delle banche centrali di Australia e Nuova Zelanda di continuare a perseguire politiche “dovish”. Secondo le stime di Capital Economics, un taglio del coefficiente di riserva dello 0,5% equivale a immettere nel sistema economico del dragone “solo” 96 miliardi di dollari, troppo poco per un’economia come quella cinese.

Per quanto riguarda le politiche monetarie delle banche centrali, la Reserve Bank of Australia ha ridotto il tasso OCR dal 2,5 al 2,25% e Graeme Wheeler, n.1 della Reserve Bank of New Zealand, ha annunciato che “i tassi di interesse rimarranno fermi per un periodo di tempo prolungato in virtù della forza dell’economia e della bassa inflazione”.