Forex: il dollaro/yen registra il nuovo minimo dalla II Guerra mondiale
Nuovo minimo storico dalla Seconda Guerra Mondiale per il dollaro/yen. Il cross nel corso del pomeriggio si è spinto a 75,78 yen, il livello minore dallo scorso 19 agosto, quando era sceso a 75,95 dollari. L’incrocio si è velocemente riportato sopra la fatidica soglia dei 76 yen, ed in questo momento scambia a 76,15 yen. “Il dollaro statunitense -rileva Anthony Grech, analista di IG Markets- è riuscito a riconquistare terreno nel tardo pomeriggio, dato che gli operatori hanno scommesso su un possibile intervento della Banca del Giappone destinato ad allentare al pressione sullo yen”.
Il greenback è penalizzato dall’euforia sui mercati e dalle dichiarazioni di alcuni esponenti della Banca centrale Usa. Daniel Tarullo, membro votante del board della Federal Reserve, ha dichiarato che la Fed deve tornare ad acquistare mortgage-backed securities; dello stesso avviso Eric Rosengren, presidente della Federal Reserve Bank di Boston, mentre James Bullard, n.1 di St. Louis, ha dichiarato che nel caso in cui la congiuntura negli Stati Uniti dovesse ulteriormente peggiorare la Fed potrebbe valutare l’ipotesi di mettere in campo un nuovo piano di allentamento quantitativo.
Guadagna terreno anche la moneta unica, che mette a segno la quarta seduta consecutiva di guadagni contro il biglietto verde portando l’eur/usd a 1,3872. Si tratta della serie positiva più lunga da luglio. Gli operatori evidentemente sentono vicina una soluzione positiva della crisi. Da una nota diffusa nella serata di ieri si è appreso che una risposta “globale” alla crisi sarà discussa in un secondo summit dell’Eurogruppo che si terrà entro mercoledì e dal quale uscirà la proposta da sottoporre al G20 di Cannes del 3 e 4 novembre.