Forex: dollaro e yen rialzano la testa
Recupera posizioni il dollaro, insieme allo yen, nei confronti delle altre principali valute. Alle 10.15 il cross euro/dollaro viaggia nei pressi dei minimi intraday a quota 1,4932 dopo che alla vigilia aveva toccato un picco a 1,505 per poi scendere in chiusura poco sotto la soglia di 1,50. Fa ancora meglio lo yen che risulta in rialzo anche rispetto al dollaro (cross dollaro/yen a 89,76 (-0,19%).
Continua la trasferta in terra asiatica per il segretario al Tesoro statunitense, Timoty Geithner. Intervenuto all’Asia Pacific Economic Cooperation (APEC) a Singapore, Geithner ha rimarcato anche oggi che un dollaro forte è molto importante per il benessere economico degli Usa. Sulle prospettive di crescita, Geithner ha rimarcato come riportare la crescita economica rappresenta una grande sfida e l’elevata disoccupazione è un grande problema. “Ci vorrà tempo per riuscire a farla scendere”, ha detto il segretario al Tesoro Usa.
Una spinta alla moneta nipponica arriva dalla previsione di Mitsubishi UFJ Trust & Banking Corp. che vede il cross dollaro/yen sotto quota 85 yen alla fine del prossimo marzo sull’aumento dell’avversione al rischio sui mercati con un secondo “bottom” per l’economia mondiale.
Paga dazio anche oggi la sterlina. Il cross dollaro/sterlina viaggia a 0,6047 (+0,26%). Ieri la moneta britannica aveva ceduto molto terreno in seguito alle parole Mervyn King, governatore della Bank of England, a margine della presentazione dell’inflation report della BoE, ha rimarcato come i rischi per l’economia britannica siano ancora molto elevati e il deprezzamento della sterlina potrebbe essere d’aiuto al recupero dell’attività economica. L’outlook sull’inflazione per il Regno Unito rimane ancora altamente incerto.
Il calendario economico odierno prevede alle 11.00 il dato sulla produzione industriale dell’eurozona e nel pomeriggio il consueto appuntamento con le nuove richieste settimanali disoccupazione (precedente 512mila). In attesa del pil dell’eurozona in arrivo domani, oggi è arrivato quello della Spagna, ancora in contrazione nel terzo trimestre. Secondo i dati preliminari la contrazione è stata dello 0,3% t/t, minore rispetto al -0,4% atteso. Su base annua il calo del pil risulta del 4%.