Notizie Forex: il dollaro rialza la testa in scia a dietrofront del petrolio

Forex: il dollaro rialza la testa in scia a dietrofront del petrolio

8 Marzo 2011 09:27

Si conferma anche oggi la stretta correlazione tra andamento di petrolio e dollaro. Il biglietto verde sta infatti approfittando del ritracciamento del petrolio. Dopo aver toccato ieri i nuovi massimi a 29 mesi a un soffio da quota 107 dollari al barile, il petrolio Wti oggi è ridisceso sotto quota 104 dollari in scia alle dichiarazioni arrivate dal ministro del petrolio del Kuwait. L’OPEC starebbe discutendo la possibilità di alzare la produzione per la prima volta negli ultimi 2 anni al fine di contrastare l’impetuosa ascesa dei prezzi. Di parere opposto però il rappresentante dell’Opec iraniano che non vede la necessità di un aumento della produzione.

A metà mattinata il dollaro guadagna lo 0,70% sul franco svizzero a 0,933 e lo 0,20% sullo yen a quota 82,4. Il cross euro/dollaro viaggia nei pressi dei minimi di giornata a quota 1,394 dollari. Ieri la moneta unica europea aveva aggiornato i massimi a 4 mesi spingendosi fino a quota 1,404 dollari. “Ci sono tutte le prerogative per un ulteriore continuazione del rialzo – rimarca l’analisi odierna di Fxcm – per cui una rottura del massimo precedente visto ieri potrebbe innescare gli stop delle posizioni corte, andando ad arrivare sino al primo obiettivo a 1,4080 e al più ambizioso 1,4250”.

“Nonostante il rally recente – commenta oggi Michael Hewson, analista di CMC Markets – i guadagni dell’Euro potrebbero essere limitati soprattutto dall’incapacità degli Stati Ue di trovare una linea comune per affrontare la crisi del debito”. I Paesi periferici europei sembrano ormai prossimi ad una rotta di collisione con la Banca Centrale Europea. Dopo il downgrade di ieri da parte di Moody’s sui titoli greci, i rendimenti sui bond portoghesi, irlandesi e spagnoli hanno ripreso a salire comportando un ulteriore aumento delle tensioni legate ad un prossimo rialzo dei tassi. In merito oggi si è espresso l’economista Nouriel Roubini, che ritiene “prematuro” un rialzo dei tassi della Bce già ad aprile.