Forex: dollaro in evidenza, vendite sulle commodity currencies
L’avversione al rischio spinge al rialzo il biglietto verde. Le tensioni in arrivo dal fronte geopolitico ed il nervosismo che circonda l’approvazione del piano di swap del debito greco stanno allontanando gli operatori dagli asset considerati maggiormente rischiosi e favorendo il biglietto verde. Il dollar index, l’indice che misura le performance del greenback contro un basket di valute, in questo momento avanza dello 0,65% a 79,814 punti.
In Europa è sempre la Grecia a monopolizzare l’attenzione degli operatori. Partita lo scorso 24 febbraio, l’operazione di swap del debito scadrà alle 9 di sera di giovedì 8 marzo. Atene ha già escluso un prolungamento dei termini, aggiungendo che non esiterà ad utilizzare la norma che obbliga tutti i creditori ad accettare le perdite (nel caso scatterebbe anche il pagamento dei credit default swap). Intanto ieri Moody’s ha tagliato i bond targati Grecia portando il giudizio a C dal precedente Ca a causa delle ingenti perdite a cui andranno incontro i possessori dei bond.
Sempre per quanto riguarda il Vecchio continente oggi indicazioni negative sono arrivate anche dall’Eurostat che nella seconda lettura ha confermato il -0,3% t/t ed il +0,7% a/a per il Pil del Q4. Il cambio eurodollaro segna un calo dello 0,8% a 1,3115 mentre l’euroyen arretra dell’1,9% a 105,75. Per quanto riguarda il cross con la divisa Usa “un livello importante si colloca a 1,31 -ha commentato Vincenzo Longo di IG Markets- e la rottura di questo supporto apre lo spazio a 1,30 dove il cross si troverà di fronte a un livello chiave la cui violazione potrebbe aprire lo spazio a 1,2625”.
Profondo rosso anche per il dollaro australiano, penalizzato dall’apertura della Reserve Bank of Australia (Rba) ad un possibile taglio dei tassi. Nel confermare il costo del denaro al 4,25% per il secondo mese consecutivo la Banca centrale si è detta pronta ad adottare una politica monetaria più accomodante se la debolezza della domanda dovesse renderlo necessario. Il cambio tra l’aussie ed il dollaro Usa perde quindi l’1,3% a scendendo a 1,0532 dollari Usa mentre il cross con l’euro sale dello 0,5% a 1,245 aud.
Pesante segno meno anche per il kiwi, il dollaro neozelandese, che scende a 0,8109 dollari Usa (-1,2%). L’agenzia Standard & Poor’s in un report ha rilevato come l’indebitamento privato del Paese potrebbe allontanare gli operatori dalla valuta locale.