Forex: il dollaro comincia tonico il 2011
Dopo aver chiuso in rosso il 2010, il dollaro in avvio di 2011 prova a riguadagnare posizioni. L’anno da poco conclusosi ha registrato importanti perdite del biglietto verde nei confronti delle commodity currencies, delle valute dei Paesi emergenti e di quelle che agli occhi degli operatori rappresentano rifugi sicuri in caso di turbolenze, come yen e franco svizzero.
Per quanto riguarda le divise maggiormente legate all’andamento delle materie prime in questo momento il biglietto verde scambia 0,9929 dollari canadesi, a 0,7769 $ ed a 1,0199 $ nel cross con il dollaro neo-zelandese e quello australiano. Il biglietto verde guadagna terreno anche contro la divisa nipponica, a 81,400 yen, e quella elvetica, a 0,9347 franchi svizzeri. Il cambio con l’euro quota invece in calo a 1,3323 dollari.
La divisa del Vecchio continente non sta beneficiando dei dati migliori delle attese arrivati dal settore manifatturiero, all’interno del quale la fiducia dei direttori degli acquisti è salita più delle attese a 57,1 punti. Nonostante l’attività manifatturiera tedesca sia risultata ancora una volta la più forte nel Vecchio Continente, con il Pmi in aumento a 60,7 da 58,1 di novembre (massimi da luglio), “accogliamo con piacere i segnali di recupero che sono stati evidenti anche nella periferia, dove le esportazioni hanno contribuito a rafforzare la crescita del prodotto in tutti i casi ad eccezione della Grecia, dove il tasso segna un declino almeno moderato”, osserva Chris Williamson, economista di Markit.
Nel pomeriggio appuntamento con il corrispondente dato statunitense, atteso in crescita da 56,6 a 56,9 punti, e, sempre dagli Stati Uniti, in arrivo l’indice relativo le spese per costruzioni a novembre, che secondo gli analisti dovrebbero registrare una crescita dello 0,2%.