Forex: dollaro ancora in calo, il dollar index scende sotto quota 75 punti
Ancora vendite sul dollaro. Il dollar index, l’indice che misura l’andamento del biglietto verde nei confronti di un basket di valute, in questo momento quota in calo dello 0,8% a 74,95 punti. La giornata sui mercati valutari è stata simile a tante altre. Nonostante la moneta unica sia sempre sotto scacco della crisi del debito che attanaglia il Club Med, il dollaro non riesce ad approfittarne a causa della debolezza dell’economia e delle attese degli operatori, che ritengono che la Fed estenderà anche ai prossimi mesi la sua politica ultra-espansiva.
Nel mezzo c’è il franco svizzero, che incassa il gradimento di chi cerca un rifugio sicuro al di là di dollaro e yen. L’eurodollaro in questo momento quota in rialzo di quasi 1 punto percentuale a 1,4277 mentre il cambio con la divisa svizzera scende dello 0,5% a 1,2176, nei pressi del nuovo minimo storico toccato nel corso della mattina a 1,2163.
Situazione intricata anche per la divisa nipponica, che perde terreno contro euro a 115,55 (+0,7%) mentre si rafforza contro il greenback portando lo usdjpy a 80,94. Oggi l’agenzia di rating Fitch ha annunciato di aver tagliato l’outlook sul merito di credito giapponese a causa “della crescita dell’indebitamento del Paese”, pari al 210% del Pil a fine 2010. Secondo l’agenzia il risanamento dei conti pubblici “è necessario anche alla luce del trend demografico” e nuovi rischi per le finanze pubbliche arrivano dai costi di bonifica dopo il disastro di Fukushima, “che potrebbe spingere le imprese a ricollocare i propri impianti fuori dal Giappone”.
Dopo i dati deludenti arrivati ieri da nuove richieste di sussidio e Pil del primo trimestre (424 mila e +1,8%), le indicazioni macro di oggi hanno evidenziato un andamento contrastato. In linea con le stime il PCE di aprile, +0,3% mensile e +2,2% annuo, ed i dati relativi redditi e spese (+0,4% per entrambi). Meglio delle attese la fiducia dei consumatori misurata dall´Università del Michigan, salita in versione finale a 74,3 punti, mentre decisamente negativo il -11,6% registrato dalle vendite in corso di abitazioni. Dalla Germania, nessuna sorpresa dall’inflazione, salita del 2,3% a maggio.