Forex, corona norvegese: frena la caduta su livelli grafici importanti
Il rimbalzo dei mercati nel corso della passata settimana ha permesso agli investitori di rilassarsi dopo le sei settimane di ribasso avviate lo scorso 19 settembre. Un calo dell’avversione al rischio che, sul Forex, si è tradotto con un indebolimento delle valute difensive come lo yen. Tuttavia J.P.Morgan, nella sua view settimanale sui mercati globali, nota come questo allentamento della tensione “non abbia favorito le valute cicliche, come dollaro canadese e corona norvegese, sensibili all’andamento delle quotazioni del petrolio”. Anche in questo avvio di settimana il tema si ripete per la corona norvegese, in ribasso nei confronti di sterlina, euro, dollaro e franco svizzero. Una svalutazione che per proseguire deve affrontare ostacoli importanti. Osservando il quadro grafico di questi cross (gbpnok, eurnok, usdnok e chfnok) si nota come tutti si trovino nelle vicinanze di resistenze di rilievo:
area 10,7/75 per gbpnok: al di sopra si tornerebbe in territori mai più esplorati dal novembre 2008;
area 8,50/55 per eurnok: avvicinata quattro volte nel corso dell’ultimo anno;
area 6,727 per usdnok: massimi dell’8 giugno 2010;
area 7 per chfnok: anche in questo caso avvicinata quattro volte nel corso dell’ultimo anno;
Alla presenza di questi forti livelli di resistenza si aggiunga che “le quotazioni del petrolio – continua il report di J.P.Morgan – hanno trovato un appoggio a quota 80 dollari per il Wti e poco più su per il Brent”. Il che al momento diminuisce le possibilità di deprezzamento ulteriore della corona. Peraltro dollaro americano e sterlina inglese devono fare i conti con le incertezze sulla crescita che hanno raffreddato le attese sul rialzo dei tassi di interesse delle rispettive banche centrali.