Forex: continua il recupero dell’euro dopo i dati della mattina
Se il primo dato trova giustificazione nell’andamento dei prezzi dei prodotti energetici, per quanto riguarda il tasso di disoccupazione è consolante rilevare che i nuovi disoccupati sono scesi dai 105 mila di gennaio a 61 mila di febbraio.
Ma i due indici sono strettamente collegati perché l’incremento della disoccupazione potrebbe aiutare il contenimento della dinamica inflazionistica e convincere la banca centrale a mantenere i tassi fermi ancora per diversi mesi (c’è chi si spinge a pronosticare per tutto il 2010), per accompagnare nel modo più dolce possibile la fragile ripresa dell’economia.
Dopo la pubblicazione dei due indici l’euro scambia a 1,3464 contro dollaro, con il recupero della moneta unica atteso al varco di quota 1,35 (1,3493); moneta unica che beneficia anche del rinnovato appetito per il rischio contro yen, portandosi a 125,82. Chi invece non ne vuol sapere di cedere terreno è la sterlina, a 0,8894, rinfrancata dagli ultimi sondaggi, che vedono il partito conservatore incrementare il suo vantaggio in vista delle elezioni.