Forex: Bernanke frena su QE3, saliscendi per l’euro/dollaro
Ancora una giornata altamente volatile per l’euro/dollaro. Il cross, che ieri si era spinto fino a 1,428 dollari ha progressivamente perso terreno e a metà mattinata viaggia a cavallo di quota 1,41. “L’Euro, che dapprima si è apprezzato sul Dollaro a seguito del secondo warning sul debito ad opera di Standard & Poor’s, ha poi ritracciato riaprendo le possibilità di un ulteriore movimento ribassista verso 1,4050 – rimarcano oggi gli analisti di CMC Markets – per molti trader ormai acquistare Euro o Dollari equivale a investire nella moneta che dispiace di meno, avendo perso entrambe quel ruolo di rifugio-sicuro che tradizionalmente li caratterizzava.
Oltre al nuovo avvertimento agli Usa arrivato da S&P, il mercato è stato guidato nelle ultime 24 ore dalle nuove parole di Ben Bernanke. Il numero uno della Fed ha fatto un piccolo passo indietro sulla possibilità di un QE3 rispetto a quanto dichiarato mercoledì. “Ad oggi non stiamo proponendo nulla – ha detto Bernanke nell’audizione davanti al Senato – vogliamo solo fare in modo che abbiamo delle opzioni per quando eventualmente sarà necessario usarle”.
Intanto si avvicina il termine ultimo del 2 agosto per l’innalzamento del tetto sul debito con le agenzie di rating che mettono ulteriore pressione al Congresso Usa per per il raggiungimento di un accordo. Standard & Poor’s ha messo sotto osservazione il rating sul debito sovrano degli Stati Uniti che potrebbe essere abbassato nei prossimi 3 mesi. Alla luce degli sviluppi del dibattito politico sul tetto del debito, S&P indica che ora sussiste una probabilità su due che il rating sul debito sovrano Usa possa essere tagliato. Lo scorso aprile la stessa S&P aveva tagliato l’outlook sul debito sovrano Usa da stabile a negativo avvisando che c’era una probabilità su tre che il rating di lungo termine potesse essere tagliato entro due anni. Il merito di credito degli Usa detiene lo status di tripla A dal lontano 1917.
Intanto da Washington arriva una chiusura totale sull’eventualità di una dilazione dei tempi. “Non è possibile un’estensione del limite di tempo per aumentare il tetto federale sul debito”. Così il segretario al Tesoro, Timothy F. Geithner. Il termine ultimo rimane quindi il 2 agosto. Oggi è atteso il nuovo discorso del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, in programma alle 17 ora italiana e che farà il punto sulle discussioni in atto.