Forex: l’aussie paga pegno alle minute della Banca centrale
Le minute della Banca centrale spingono al ribasso il dollaro australiano. Seconda seduta consecutiva con il segno meno per l’aussie che perde terreno nei confronti del dollaro in scia dei verbali dell’ultima riunione della Rba, la Reserve Bank of Australia. Nel porre l’accento sui rischi per l’economia australiana derivanti da un eccessivo rafforzamento della moneta, i membri della Rba hanno fatto tornare d’attualità un nuovo taglio del costo del denaro.
Dopo aver rimarcato l’efficacia dei recenti tagli del costo del denaro, sceso dallo scorso novembre di 125 punti base, la Banca centrale si è detta pronta ad implementare nuove misure di allentamento nel caso in cui la situazione dovesse renderlo necessario. Secondo i dati diffusi da Bloomberg, il 78% dei trader scommette che nella riunione del prossimo 2 ottobre la Rba taglierà il tasso overnight, attualmente al 3,5%, di almeno 25 punti base (57% due settimane fa).
Indicazioni negative per l’aussie arrivano anche dalle tensioni tra Cina e Giappone che stanno spostando le preferenze degli operatori verso gli asset considerati a basso rischio. Dopo aver toccato venerdì scorso il livello massimo degli ultimi sei mesi a 1,0616 dollari Usa, attualmente il cross tra le due valute scambia a 1,0440.
“Il dollaro australiano -si legge nella nota diffusa oggi dagli analisti di FXCM- è decisamente più debole delle altre major, avendo lasciato sul terreno quasi due figure dal massimo di venerdì”. “Un grafico orario -continua il report- sembra fornire uno scenario ancora più cupo, dato che sembra si stia delineando una figura di testa spalle di inversione con la neckline posizionata in area 1.0435”.