Forex: Atene tiene in ostaggio l’euro, continua la discesa del dollaroyen
Tutti in attesa di notizie da Atene. Lo stallo delle trattative tra il governo Greco ed i creditori privati frena la moneta unica che a 1,316 dollari e 100,22 yen non fa registrare variazioni sostanziali rispetto a ieri.
Secondo le indiscrezioni circolate in giornata, il raggiungimento dell’accordo tra l’Institute of international finance, che rappresenta le banche private, e l’esecutivo di Atene sarà annunciato nel corso del fine settimana. Lunedì è invece in calendario una riunione dei Ministri delle Finanze della Zona Euro che discuteranno del secondo pacchetto di aiuti alla Grecia.
In mattinata le aste di Spagna e Francia hanno evidenziato un calo dei rendimenti ed una domanda particolarmente tonica. Madrid ha collocato titoli a media scadenza per 4,56 miliardi di euro (range 3,5-4,5 miliardi) mentre l’Agence France Trésor (AFT) ha messo sul mercato bond governativi a lunga scadenza per 7,96 miliardi (6,5- 8 miliardi).
Scende, per il sesto giorno consecutivo, il dollaroyen, che scambia a 76,124. La forza della divisa nipponica, che ieri ha spinto il cross a livelli che non si vedevano da fine ottobre, ha fatto tornare d’attualità le indiscrezioni relative un prossimo intervento da parte delle autorità per smorzare la forza dello yen. Il Ministro delle Finanze Jun Azumi si è detto pronto a mettere in campo “azioni decisive” se la situazione dovesse renderlo necessario.
“Giorno dopo giorno -si legge nella nota diffusa oggi dagli analisti di FXCM- il cambio UsdJpy mostra minimi via via decrescenti. Ieri è stato raggiunto un pip al di sopra di 76, confermando che la strada verso il minimo storico di 75,55 continua ad essere sgombra. Il posizionamento del mercato continua ad aumentare con il calare dei prezzi”.
Per quanto riguarda i dati macroeconomici arrivati dagli Stati Uniti, -12 mila unità per le nuove richieste di sussidio, scese la scorsa settimana a 367 mila. Gli analisti avevano pronosticato una contrazione più contenuta a 375 mila.