Forex: l’appetito per il rischio spinge al rialzo la moneta unica
L’euro in scia delle piazza finanziarie. Il ritorno della propensione al rischio favorisce la moneta unica, che sale di mezzo punto percentuale. Il cross con la divisa statunitense sale a 1,4475 dollari (+0,4%) mentre quello con lo yen si porta a 116,51 (+0,8%). La moneta unica riguadagna terreno anche nell’incrocio con il franco svizzero (+1,4% a 1,2227), che ieri ha fatto segnare un nuovo minimo storico a 1,2002.
Questo nonostante ieri sera Standard & Poor’s abbia tagliato il merito di credito greco di tre gradini a CCC. Si tratta del peggiore rating al mondo nella scala di S&P’s. L’outlook è rimasto negativo, segno che si potrà assistere a un ulteriore downgrade nei prossimi 12-18 mesi. Oggi Atene è tornata sul mercato, collocando 1,625 mld di euro di bond a 6 mesi che hanno registrato un rendimento in crescita di 8 punti base al 4,96%.
Protagonista della prima parte è stato però il dato relativo l’inflazione cinese, salita ai massimi da 34 mesi al 5,5%. Nonostante l’incremento rispetto al +5,3% precedente il risultato ha evidenziato secondo alcuni operatori che l’inflazione resta sotto controllo, anche alla luce della decisione della Banca centrale di Pechino di incrementare il coefficiente di riserva obbligatoria di altri 50 punti base. Sempre oggi l´ufficio nazionale di statistica cinese ha diffuso i dati su produzione industriale e vendite al dettaglio; la prima a maggio ha evidenziato un progresso annuo del 13,3% mentre le seconde rispetto al maggio 2010 sono cresciute del 16,9%.
E restando in tema di dati macro, migliori delle attese le indicazioni arrivate dalle vendite al dettaglio a stelle e strisce, che attese in calo dello 0,5% sono scese dello 0,2% mensile; l’indicatore calcolato al netto delle vendite di auto ha messo a segno un progresso dello 0,3% m/m. Sopra le stime anche i prezzi alla produzione, saliti dello 0,2% il mese scorso sia in versione completa e sia per quanto riguarda la componente “core”, quella calcolata al netto delle variazioni dei prodotti alimentari e di quelli energetici. In linea con i pronostici il +0,8% mensile registrato dalle scorte delle imprese ad aprile.