Forex: l’accoppiata Atene-Madrid spedisce l’eurodollaro ai minimi da gennaio
Minimi da gennaio per la moneta unica. Le notizie in arrivo da Atene e Madrid continuano a penalizzare l’andamento dell’euro che, con quella odierna, mette a segno l’ottava seduta consecutiva con il segno meno, la striscia negativa più lunga dal settembre 2008. Alle 16:48 il cambio eurodollaro arretra a 1,2939, lo 0,4% in meno rispetto al dato precedente e livello minimo dal 23 gennaio. Andamento simile per il cross con lo yen, in calo dello 0,8% a 102,94.
“Dal punto di vista tecnico -ha commentato Vincenzo Longo di IG Markets- la rottura dei minimi a 1,2955 ha aperto lo spazio a un ulteriore deprezzamento sino in area 1,2870-1,2860. L’Rsi si sta dirigendo verso l’ipervenduto”. “Continuiamo a vedere una prosecuzione della debolezza, vista anche la mancanza di dati macro rilevanti che potrebbero fornire sostegno all’euro. Nel breve periodo riteniamo che il principale obiettivo ribassista del cross rimanga 1,2625 (minimi del 2012)”.
In Grecia l’incapacità di formare un esecutivo potrebbe convincere il presidente Papoulias ad indire una nuova consultazione elettorale per il prossimo mese di giugno. Lo spauracchio è rappresentato dal mancato rispetto delle condizioni poste da Unione europea e Fondo monetario che porterebbe ad un default dell’economia ellenica ed al successivo abbandono di Eurolandia.
In Spagna i riflettori sono invece puntati sul comparto bancario. Il governo spagnolo potrebbe chiedere agli istituti di credito un rafforzamento patrimoniale da 35 miliardi di euro per far fronte al possibile peggioramento dello scenario macro. Secondo quanto riportato dal quotidiano Abc, oggi, dopo la chiusura del mercato, potrebbe essere annunciata la nazionalizzazione dell’istituto di credito Bankia.