Il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al ribasso le stime sulla crescita dell'Asia, prevedendo una contrazione del Pil, quest'anno, del 2,2%, peggiore della flessione del -1,6% attesa a giugno.
Il downgrade, si legge nell'ultimo Outlook economico regionale dedicato all'area Asia-Pacifico, "riflette una contrazione più forte, soprattutto in India, nelle Filippine e in Malesia".
In particolare, il Pil dell'India è atteso crollare del 10,3% nell'anno fiscale che termina il prossimo 31 marzo del 2021, decisamente peggio della contrazione del 4,5% attesa a giugno.
Il Pil delle Filippine dovrebbe secondo l'Fmi scendere dell'8,8% nel 2020, peggio del -3,6% previsto in precedenza.
Il Pil della Malesia è atteso in contrazione del 6%, quest'anno, peggio rispetto al -3,8% atteso a giugno.
Il Pil della Cina è stato rivisto invece al rialzo, in crescita nel 2020 al ritmo dell'1,9%, rispetto al +1% atteso nell'outlook di giugno, grazie alla "ripresa dell'economia più veloce delle attese (dalla crisi della pandemia coronavirus), nel corso del secondo trimestre.
In generale, l'economia dell'Asia dovrebbe crescere del 6,9% nel 2021, in rialzo rispetto al +6,6% stimato a giugno.