Fiducia Istat: Nomisma, buone notizie per ripresa. Ma come si convertiranno in Pil?
"Continua a salire con decisione la fiducia degli operatori. Sul versante famiglie, è sempre il clima economico a guidare il balzo: questo indicatore è tornato a livelli che non si erano più visti dai primi anni dell'euro, ovvero nel 2001-2002". Così Sergio De Nardis, capo economista di Nomisma, ha commentato i dati diffusi stamane dall'Istat relativi alla fiducia delle imprese e dei consumatori.
"Guardando al dato fiducia in relazione all'evoluzione dell'economia, sono le percezioni circa l'andamento futuro della disoccupazione a registrare un netto miglioramento. Ciò è in parziale contrasto con le valutazioni sulla situazione personale che seppur in miglioramento lo sono in misura molto meno marcata: il relativo indice si è ripreso, ma è sui livelli di inizio 2011. In particolare, i giudizi sul bilancio familiare faticano a decollare, con ancora un'ampia area di famiglie che intacca i propri risparmi o contrae debiti", continua De Nardis.
"Sul lato imprese, invece, il miglioramento appare finalmente più diffuso: sono sempre servizi e commercio a fare da traino, ma anche la manifattura è settore in cui si registra un buon rialzo. Si riprende anche il clima di opinione delle costruzioni anche se - data la volatilità di questa statistica - è ancora difficile individuare una chiara tendenza.
"Nell'insieme, sono buone notizie in vista della ripresa; tuttavia resta da verificare come si trasleranno in andamenti effettivi del Pil, visto che negli ultimi tempi si è verificato un certo scollamento tra indicatori soft e hard del ciclo economico", conclude De Nardis.
"Guardando al dato fiducia in relazione all'evoluzione dell'economia, sono le percezioni circa l'andamento futuro della disoccupazione a registrare un netto miglioramento. Ciò è in parziale contrasto con le valutazioni sulla situazione personale che seppur in miglioramento lo sono in misura molto meno marcata: il relativo indice si è ripreso, ma è sui livelli di inizio 2011. In particolare, i giudizi sul bilancio familiare faticano a decollare, con ancora un'ampia area di famiglie che intacca i propri risparmi o contrae debiti", continua De Nardis.
"Sul lato imprese, invece, il miglioramento appare finalmente più diffuso: sono sempre servizi e commercio a fare da traino, ma anche la manifattura è settore in cui si registra un buon rialzo. Si riprende anche il clima di opinione delle costruzioni anche se - data la volatilità di questa statistica - è ancora difficile individuare una chiara tendenza.
"Nell'insieme, sono buone notizie in vista della ripresa; tuttavia resta da verificare come si trasleranno in andamenti effettivi del Pil, visto che negli ultimi tempi si è verificato un certo scollamento tra indicatori soft e hard del ciclo economico", conclude De Nardis.