Fiducia consumatori sale ai nuovi massimi storici, ritraccia invece quella delle imprese
Nuovo balzo in avanti della fiducia dei consumatori in Italia. Il nuovo anno inizia sulla falsariga di quanto evidenziato nel corso del 2015 con la fiducia che tocca i nuovi massimi storici andando oltre le attese di mercato. L’indice sulla fiducia dei consumatori è salita a gennaio a quota 118,9 punti da 117,7 di dicembre. I riscontri arrivati questa mattina dall’Istat vanno oltre il consensus degli analisti che era per una lettura in lieve calo a 117 punti. Tutte le stime delle componenti del clima di fiducia dei consumatori migliorano. L’incremento risulta maggiore per le componenti personale e corrente (rispettivamente a 107,6 da 104,5 e a 113,5 da 109,1) e più contenuto per la componente economica (a 153,5 da 153,0) e quella futura (a 127,7 da 127,3). Diminuiscono invece i saldi delle stime sia dei giudizi sia delle attese sull’attuale situazione economica del Paese (a -25 da -24 e a 24 da 25, rispettivamente).
Giù la fiducia delle imprese
Indicazioni negative invece dall’indice sulla fiducia delle imprese. A gennaio c’è stato un calo contenuto nella manifattura (a 103,2 da 104) e una lieve flessione nelle costruzioni (a 114,6 da 114,8). Il clima di fiducia scende in misura significativa nei servizi di mercato (a 106,6 da 113,9) e nel commercio al dettaglio (a 101,9 da 108,8); mostra un calo più corposo l’indice composito del clima di fiducia delle imprese (Iesi, Istat economic sentiment indicator), sceso a 101,5 da 105,6. Nelle imprese manifatturiere peggiorano sia i giudizi sugli ordini sia le attese sulla produzione (a -13 da -11 e a 11 da 12, rispettivamente), mentre i giudizi sulle scorte rimangono stabili (a 4).
Indicazioni negative invece dall’indice sulla fiducia delle imprese. A gennaio c’è stato un calo contenuto nella manifattura (a 103,2 da 104) e una lieve flessione nelle costruzioni (a 114,6 da 114,8). Il clima di fiducia scende in misura significativa nei servizi di mercato (a 106,6 da 113,9) e nel commercio al dettaglio (a 101,9 da 108,8); mostra un calo più corposo l’indice composito del clima di fiducia delle imprese (Iesi, Istat economic sentiment indicator), sceso a 101,5 da 105,6. Nelle imprese manifatturiere peggiorano sia i giudizi sugli ordini sia le attese sulla produzione (a -13 da -11 e a 11 da 12, rispettivamente), mentre i giudizi sulle scorte rimangono stabili (a 4).