Fiducia consumatori e prezzi case riportano Wall Street a ridosso dei massimi, rally del dollaro
Wall Street riapre i battenti riportandosi subito a ridosso dei massimi storici toccati a metà della scorsa ottava. Dopo la chiusura di ieri per le celebrazioni del Memorial Day, oggi la Borsa di New York viaggia in rialzo di oltre un punto percentuale dopo la prima ora di contrattazioni cavalcando i positivi riscontri arrivati dal fronte macro con la fiducia dei consumatori salita ai livelli più alti dal 2008.
Fiducia consumatori ai massimi dal 2008, bene anche l’indice Case Shiller
L’indice sulla fiducia dei consumatori negli Stati Uniti è risultato in crescita a 76,2 punti a maggio, decisamente oltre le attese di consensus che erano pari a 71,2 punti dai 69 della precedente rilevazione). Si tratta del livello più alto degli ultimi 5 anni.
Prima dell’avvio di Wall Street era arrivato l’indice S&P Case Shiller sui prezzi delle case nelle principali 20 città statunitensi, che ha registrato a marzo un balzo del 10,87% annuo, il maggior aumento tendenziale dall’aprile del 2006.
La reazione dei mercati azionari non si è fatta attendere con gli indici a stelle e strisce che si sono riportati nei pressi dei massimi storici toccati settimana scorsa prima del ritracciamento fatto segnare nelle ultime due sedute dell’ottava. Alle 16.45 il Dow Jones segna un progresso dell’1,31% a quota 15.505,47 punti, mentre lo S&p 500 sale dell’1,29% a 1.670,96 punti dopo aver toccato un picco a 1.674, 13 punti sotto i massimi storici intraday di mercoledì scorso.
I forti riscontri macro hanno movimentato anche il mercato valutario con il dollaro statunitense che ha ampliato i guadagni rispetto alle altre principali valute. Il cross dollaro/yen si è spinto fino a 102,49 yen, mentre l’euro/dollaro viaggia sui minimi intraday a 1,2855.
Il mercato incomincia già a guardare con interesse ai dati sul mercato del lavoro in agenda settimana prossima che potrebbero offrire un’ulteriore sponda alla possibilità che la Federal Reserve ammorbidisca il suo piano di allentamento quantitativo già a partire dal mese di giugno. Le ultime minute dela banca centrale andavano infatti nella direzione di un possibile riduzione del QE che attualmente è di 85 mld di dollari al mese. La pubblicazione dei Payroll – nota Marco Dall’Ava, Head of Research di Xtb Italia – risulterà decisiva con alcuni membri del Fomc che sembrano essere decisamente convinti di votare per una riduzione del QE in quanto vedono una progressiva discesa del tasso di disoccupazione a fronte di Payroll in ascesa di oltre 200mila unità nei mesi a venire”.