Fiat: utile più che raddoppiato nel III trimestre, ricavi in crescita nonostante l’Europa. Target confermati nella parte bassa
Fiat raddoppia gli utili nel terzo trimestre, batte le attese degli analisti ma i target per il 2012 sono stati confermati nella parte bassa della forchetta indicata in precedenza dai vertici del Lingotto. Il motivo è da ricercare nella debolezza del mercato europeo delle quattro ruote. Debolezza che dovrebbe continuare per il resto del 2012, per tutto il prossimo anno e almeno per una parte del 2014. A Piazza Affari, dopo aver trascorso la mattinata in territorio positivo in scia ai conti di Chrysler, il titolo della casa torinese ha virato in negativo e ora mostra una flessione di circa 3 punti percentuali in area 4 euro.
Nel dettaglio Fiat ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto di 286 milioni di euro, più che raddoppiato rispetto ai 112 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. L’utile della gestione ordinaria si è attestato a 951 milioni di euro, in rialzo del 12% dagli 851 milioni di un anno fa, grazie agli andamenti positivi in Nord America (+67% a 660 milioni), Sud America (341 milioni) e Asia-Pacifico (73 milioni), mentre in Europa il risultato è negativo per 238 milioni di euro. Escludendo l’apporto di Chrysler il risultato della gestione ordinaria si sarebbe attestato a 105 milioni di euro, in calo dai 295 milioni del terzo trimestre 2011.
Battute le attese degli analisti che avevano pronosticato profitti per 250 milioni di euro e un utile della gestione ordinaria di 910 milioni. Per quanto riguarda invece l’indebitamento netto industriale, che nel terzo trimestre è salito a 6,7 miliardi di euro dai 5,4 miliardi di fine giugno, gli esperti avevano indicato 6,5 miliardi. L’aumento del debito, spiega la nota del Lingotto, è dovuto “all’effetto dell’assorbimento di cassa stagionale del terzo trimestre di Fiat esclusa Chrysler, accentuato dalle condizioni del mercato in Europa”.
I ricavi si sono attestati a 20,4 miliardi di euro, in rialzo del 16% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno grazie al decisivo apporto del Nord America (fatturato di 10,8 miliardi in crescita del 38%), dell’Asia-Pacifico (+39% a 800 milioni) e dell’America Latina (ricavi in crescita di 3 miliardi). I ricavi in Europa hanno invece mostrato una flessione del 13% in scia ad una continua discesa della domanda, in particolare in Italia e nei segmenti delle vetture più piccole. Al 30 settembre la liquidità disponibile del gruppo torinese è pari a 20 miliardi di euro.
Fiat ha confermato i target per il 2012, ma nella parte bassa del range indicato in precedenza. “Gli eventi degli ultimi dodici mesi hanno rafforzato il nostro giudizio negativo sull’evoluzione dei mercati europei – si legge nel comunicato del Lingotto -. Ravvisiamo persistenti condizioni di debolezza del mercato per il resto del 2012, per tutto il 2013 ed almeno per una parte del 2014”. Di conseguenza il gruppo torinese ha affinato i propri target economici al livello inferiore dell’intervallo originario: i ricavi sono attesi ora a 83 miliardi di euro, l’utile netto a oltre 1,2 miliardi (range precedente 1,2-1,5 miliardi), trading profit oltre 3,8 miliardi e un indebitamento pari a 6,5 miliardi.