Fiat: tonfo del titolo a Piazza Affari, target ambiziosi su vendite auto e debito

Tonfo di Fiat a Piazza Affari dopo la presentazione a Detroit del piano industriale 2014-2018 e i conti del primo trimestre. Il titolo del Lingotto, congelato nei primissimi scambi di seduta, lascia sul parterre circa 8 punti percentuali a 7,805 euro. I target del nuovo piano sono giudicati dagli analisti molto ambiziosi, soprattutto per quanto riguarda i volumi di vendite e la riduzione del debito. Nei prossimi anni il gruppo Fiat-Chrysler si concentrerà sul segmento di auto premium (Maserati e Alfa Romeo) e tenterà di sfondare in Asia, dove oggi vanta una presenza marginale. Il tutto condito da investimenti per oltre 50 miliardi di euro, superiori alle stime della vigilia ferme a circa 30 miliardi di euro.
Nel 2018 Fiat-Chrysler venderà 7 milioni di autovetture rispetto alle 4,4 milioni di unità vendute lo scorso anno. In particolare aumenteranno significativamente le vendite di Jeep, da 730 mila e 1,9 milioni, e di Alfa Romeo, da 70 mila a 400 mila unità. In particolare sullo storico marchio italiano Sergio Marchionne metterà 5 miliardi di euro di investimenti che permetteranno di lanciare otto nuovi modelli. A livello geografico nell’area dell’Asia Pacifico le vendite dovrebbero quintuplicare passando dalle attuali 200 mila a 1,1 milioni nel 2018.
Tra i target finanziari quello giudicato più ambizioso e sfidante è la riduzione del debito, che nel 2015 dovrebbe toccare un picco a 11 miliardi di euro per poi scendere drasticamente fino a 500 milioni-1 miliardo entro la fine del 2018. I ricavi di Fiat-Chrysler sono visti in crescita a 132 miliardi di euro nel 2018, mentre l’utile netto dovrebbe raggiungere quota 5 miliardi di euro. Nell’arco di piano il gruppo ha escluso il ricorso all’aumento di capitale e ha deciso che non distribuirà dividendi.