Fiat Spa in retromarcia a Piazza Affari nel giorno dei conti Chrysler

Lunedì in retromarcia per Fiat Spa, in calo a Piazza Affari con tutto il comparto auto europeo. I titoli della società che controlla i marchi auto passano di mano a un prezzo inferiore a quello del loro primo giorno di quotazione dello scorso 3 gennaio (7,025 euro): vengono scambiate a 6,91 euro, in ribasso dell’1,07%. Scambiano in territorio negativo anche le Fiat Industrial (-0,45% a 9,89 euro), ma in questo caso i prezzi risultano superiori a quelli del primo giorno del 2011 (a 9 euro).
Le due Fiat trascinano in basso le Exor, che arretrano dello 0,66% a 22,64 euro: anche in questo caso le quotazioni sono inferiori a quelle dello scorso 3 gennaio, a 24,93 euro. Le Fiat spa hanno corso nei primi giorni di quotazione sulla scommessa che la società abbia allo studio operazioni straordinarie, come la quotazione di Ferrari, la cessione di Alfa Romeo o il conferimento di Fiat Automobiles in Chrysler e la successiva quotazione. Ma le mille ipotesi circolate con insistenza nei primi giorni dell’anno si sono placate, mentre l’attenzione del mercato si è appuntata sulla gemella Fiat Industrial, una società guardata da vicino dagli analisti, convinti che sia un titolo sul quale scommettere.
“Non ci aspettiamo sorprese dai dati del quarto trimestre di Chrysler”, segnalano anche gli esperti di Mediobanca, che su Fiat ribadiscono il giudizio outperform con target di 11 euro. “Tuttavia – argomenta il broker di Piazzetta Cuccia – i risultati faranno focalizzare l’attenzione degli investitori al fatto che, nel 2010, Chrysler è tornata in nero come Fiat, Renault e Peugeot. La guidance sul margine operativo per il 2011 (3-4,5%) dovrebbe mantenersi sopra il picco storico per i tre produttori di autovetture in Europa”.