Fiat pensa al 100% di Chrysler e poi Ipo negli Usa, oggi tribunale Delaware su prezzo opzione
Fiat svetta a Piazza Affari in attesa di notizie dagli Stati Uniti. Il titolo sul Ftse Mib indossa la maglia rosa con un rialzo del 2,90% a 4,756 euro. E’ infatti in programma per oggi intorno alle 16 ore italiane la prima udienza del tribunale del Delaware che dovrà prendere una decisione sul prezzo dell’opzione call sulla quota di Chrysler ancora in mano a Veba, il fondo del sindacato Uaw (che possiede il 41,5% di Chrysler). Per quest’ultimo infatti il prezzo della casa di Detroit fissato dal Lingotto è troppo basso. Una decisione sul 3,32% di Chrysler, sul quale è stata esercitata l’opzione, verrà presa nei prossimi mesi e influirà sul prezzo totale che il gruppo torinese dovrà pagare per prendersi la totalità delle azioni di Chrysler.
Nel frattempo ieri il Wall Street Journal ha scritto che Fiat avrebbe intenzione di incrementare la propria quota in Chrysler del 100% per poi lanciare l’Ipo negli Stati Uniti della nuova entità nata dalla fusione. L’operazione permetterebbe un rafforzamento patrimoniale del gruppo, compensando almeno in parte le uscite dovute all’acquisto delle quota detenute da Veba. Non è chiaro, ha scritto il giornale statunitense, se Fiat continuerebbe a essere quotata in Europa o se Chrysler sarebbe quotata o meno con Fiat. La quotazione americana, ha sottolineato il Wsj, è una delle diverse opzioni che la casa torinese sta considerando ed è possibile che Marchionne decida di non seguire questa strada. Ed aggiunge: è possibile che l’azienda non raggiunga un accordo con il sindacato in merito proprio alla battaglia legale in corso sul prezzo che Fiat dovrà pagare per la restante quota di Chrysler.