Notizie Notizie Italia Fiat: nuovo affondo di Marchionne, un impianto italiano è di troppo

Fiat: nuovo affondo di Marchionne, un impianto italiano è di troppo

4 Luglio 2012 07:46
L’aggravarsi della debolezza del mercato auto mette a serio rischio chiusura uno dei cinque stabilimenti italiani di Fiat. A lanciare l’allarme è l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, a margine della presentazione della Fiat 500L. “Le attuali deboli condizioni del mercato probabilmente si confermeranno nei prossimi 24-36 mesi”, ha ammonito Marchionne. “Il problema scompare se si riesce a indirizzare la capacità produttiva verso l’America – aggiunge Marchionne – ma abbiamo bisogno di tranquillità per produrre in Italia”. Marchionne ha confermato gli investimenti in Italia che però non potranno non essere condizionati dall’andamento del mercato “che non è mai stato così debole”. Già lo scorso febbraio in un’intervista Marchionne aveva posto l’accento sulla necessità di riuscire a lavorare in modo competitivo per gli Usa, perchè in caso contrario la casa automobilistica torinese sarebbe stata costretta a cessare l’attività in due siti italiani.

Nei giorni scorsi Iveco, controllata da Fiat Industrial, aveva preannunciato la chiusura di 5 impianti in Europa entro fine anno con il coinvolgimento di 1.075 dipendenti. I dati di giugno in Italia hanno evidenziato un deterioramento del mercato auto con l’immatricolazione di 128.388 autovetture, in calo del 24,4% sullo stesso mese del 2011. Il calo di giugno è superiore a quello medio dei primi cinque mesi (-18,9%) e il consuntivo del primo semestre si attesta a quota 814.179 con un calo sullo stesso periodo dello scorso anno del 19,7%. Il Centro Studi Promotor GL events, proiettando il risultato dei primi sei mesi su base annua prevede immatricolazioni per l’intero 2012 di 1.403.000 unità, sui minimi degli ultimi 33 anni.


Al 100% di Chrysler al momento giusto
Marchionne ha inoltre fatto presente l’intenzione di salire al 100% di Chrysler in tempi più rapidi rispetto al 2016 indicato dall’accordo con Veba. La restante quota di Chrysler “sarà acquistata al momento giusto”, si è limitato ad affermare l’a.d. di Fiat dopo che ieri il gruppo ha annunciato che provvederà subito ad esercitare la prima opzione call per l’acquisto del 3,3% di Chrysler dal fondo Veba salendo quindi al 61,8%.
 
Giugno record per Chrysler negli Usa, titolo Fiat frena dopo rally di ieri
Chrysler intanto ha archiviato un altro mese molto positivo negli usa. Le vendite del gruppo Fiat-Chrysler negli Stati Uniti nel mese di giugno hanno fatto registrare un aumento del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In tutto sono state vendute 144.081 auto. Si tratta del miglior mese di giugno degli ultimi 5 anni e il ventisettesimo mese consecutivo di crescita. Tutti i marchi del Gruppo (Chrysler, Jeep, Dodge, Ram Truck e Fiat) hanno incrementato le vendite rispetto a giugno 2011. Per quanto riguarda il secondo trimestre, le vendite sono salite del 24 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011. Le vendite del marchio Chrysler sono cresciute del 63 per cento, segnando il miglior giugno degli ultimi 4 anni e il dodicesimo mese consecutivo di aumenti. Il marchio Fiat continua a stabilire primati, segnando a giugno il quinto mese consecutivo di vendite record e il più alto incremento tra i vari marchi del Gruppo Chrysler (+122 per cento rispetto a giugno 2011). Nei primi sei mesi del 2012 le vendite del marchio (20.706 unità) hanno già superato il totale dello scorso anno (la commercializzazione della 500 negli Stati Uniti è iniziata a marzo 2011).

Ieri il titolo Fiat ha messo a segno un balzo del 5,09%, mentre oggi viaggia in lieve calo (-0,63%).