Notizie Notizie Italia Fiat Industrial: Marchionne, fusione con Cnh efficace nel III trimestre. Aggiornamento target 2013 a fine mese

Fiat Industrial: Marchionne, fusione con Cnh efficace nel III trimestre. Aggiornamento target 2013 a fine mese

8 Aprile 2013 10:54

La fusione tra Fiat Industrial e Cnh? Dopo il vaglio delle rispettive assemblee straordinarie potrebbe essere efficace nel terzo trimestre di quest’anno, concludendo così il lungo processo di semplificazione partito più di due anni fa. Lo ha detto il presidente Sergio Marchionne inaugurando a Torino l’assemblea degli azionisti del gruppo chiamata ad approvare i conti 2012. L’integrazione tra le due società, ha spiegato il manager italo-canadese, porterà alla creazione di un gruppo totalmente integrato, multinazionale e in grado di competere ai massimi livelli nel settore dei capital goods e anzi, sarà uno dei più forti del comparto. Inoltre la nuova entità avrà la necessaria flessibilità per perseguire le migliori scelte strategiche e cogliere le opportunità di crescita e consolidamento che si dovessero presentare, coerenti con le ambizioni di un’azienda leader”.

Raggiunti target 2012, aggiornamento obiettivi 2013 a fine mese
Il top manager ha inoltre confermato il raggiungimento nel 2012 di tutti gli obiettivi societari dopo la scissione dall’Auto e aggiungendo che per quest’anno le prospettive sono solide in tutti i settori. Il 2012, ha sottolineato Marchionne, è stato particolarmente significativo per l’azienda sia a livello di risultati sia per la scelta di intraprendere la divisione dell’attività auto, definito dallo stesso Marchionne un processo storico che ha liberato il potenziale dell’azienda.

Per i target 2013, stabili anche dopo la comunicazione dei conti 2012, Marchionne ha annunciato un loro aggiornamento per la fine di aprile quando verranno pubblicati i risultati del primo trimestre 2013. Per ora la controllata del Lingotto, ha spiegato Marchionne, si attende per il 2013 ricavi in crescita del 5%, un margine della gestione ordinaria tra 8,3 e 8,5% e un indebitamento netto industriale tra 1,1 e 1,4 miliardi di euro.

Spuntano tra azionisti sopra il 2% BlackRock e Oakmark
All’assemblea partecipano 1.294 azionisti, presenti o rappresentati e Marchionne nell’aprire i lavori ha ricordato gli azionisti che detengono più del 2% del capitale: Giovanni Agnelli Sapa con il 32,81%, Harris Associates con il 5,027%, BlackRock con il 4,03%, Oakmark International Fund con il 2,72% e il Government of Singapore con il 2,27%.