Notizie Notizie Italia Fiat Industrial bagna il naso a Fiat Spa: per Banca Akros è da accumulare fino a 10,5 euro

Fiat Industrial bagna il naso a Fiat Spa: per Banca Akros è da accumulare fino a 10,5 euro

6 Gennaio 2011 09:30

Proseguono la mattinata in territorio positivo i listini del vecchio Continente con gli investitori incoraggiati dalle stime dell’Adp, che hanno evidenziato nel mese di dicembre la creazione di 297mila posti di lavoro e dall’indice Ism servizi migliore delle previsioni. Oggi da Oltreoceano è atteso il dato sulle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione, mentre gli esperti aspettano con attenzione, domani, le cifre ufficiali sull’occupazione di dicembre, stimando che una ripresa su questo fronte potrebbe innescare un rimbalzo del mercato.


In Europa questa mattina saranno comunicati il dato sul Pmi della Gran Bretagna alle 10.30, alle 11 la fiducia dei consumatori e le vendite al dettaglio nell’Eurozona e alle 12 gli ordini all’industria in Germania. Nonostante l’ottimismo su una ripresa dell’economia, gli operatori dimostrano comunque cautela, con i timori sul debito sovrano sempre sotto i riflettori dopo l’emissione portoghese. Il Portogallo ha, infatti, collocato ieri 500 milioni di euro di debito a breve termine, con un’adesione pari a 2,6 volte l’offerta, ma con tassi record al 3,686%.


L’indice Stxe, che fotografa l’andamento dei principali listini del Vecchio Continente guadagna oltre mezzo punto percentuale. A Piazza Affari la migliore del paniere principale è Prysmian (+2,24% a 13,26 euro): oggi è partita l’opas sull’olandese Draka (-0,21% a 19,3 euro ad Amsterdam) a 17,2 euro per azione (8,6 euro in contanti e 0,6595 azioni Prysmian per ogni titolo Draka), operazione che si concluderà il prossimo 3 febbraio. Si comporta bene anche Fiat Industrial (+2,82% a 8,93 euro). Deutsche bank e Ubs hanno avviato ieri la copertura sul titolo con rating buy e target price rispettivamente a 10,50 e 12,70 euro. Oggi è il turno degli esperti di Banca Akros che suggeriscono di accumulare il titolo fino a un target di prezzo di 10,5 euro. “E’ un interessante storia di Borsa, che presenta una buona esposizione al recupero dell’industria e con una presenza di buone dimensioni ai mercati ad alto tasso di crescita”, segnalano gli analisti nel report uscito questa mattina.


“Inoltre – prosegue il broker – il de merger dovrebbe aggiungere un pizzico di appeal M&A, considerando anche il fatto che l’attuale valutazione non è eccessiva: l’azione tratta a un P/A adjusted di 13 volte contro la media del settore di 15/17 volte a seconda del settore di riferimento”. Fiat spa segna invece un -1,25% a 7,535 euro (+14% circa in tre sedute). Il titolo non approfitta delle indicazioni arrivate dalla Cina dove la Ferrari ha chiuso il 2010 con quasi 300 vetture vendute alla rete in Cina, il migliore risultato da quando la Casa di Maranello è entrata nel mercato cinese e una forte accelerazione del trend già molto positivo registrato negli ultimi anni, dato che rappresenta un incremento di quasi il 50% rispetto al 2009.

 

Se a questi dati vengono aggiunte le vendite di Hong Kong e Taiwan, la cosiddetta Greater China, la Cina diventa uno dei primi cinque mercati al mondo per la Ferrari: uno straordinario risultato – sottolinea una nota di Maranello – raggiunto in soli sei anni di presenza ufficiale nel grande paese asiatico. Insieme al record di vendite, il 2010 entra nella storia della Ferrari anche per la celebrazione del 999/o cliente, che verrà festeggiato a Shanghai il 14 gennaio in omaggio alla tradizione cinese che vuole il nove come simbolo di longevità.