Notizie Notizie Italia Fiat: gli investitori scappano con il rischio aumento di capitale

Fiat: gli investitori scappano con il rischio aumento di capitale

14 Dicembre 2012 08:52
Il calo a doppia cifra delle immatricolazioni in Europa combinato alle voci di un possibile aumento di capitale fanno sbandare Fiat a Piazza Affari. Il titolo, dopo aver indossato la maglia nera già in avvio, al momento è sospeso per eccesso di ribasso con un calo del 5,13% a 3,512 euro.

A parlare di ricapitalizzazione erano stati poco meno di un mese fa gli analisti di Ubs. Ora è la volta de Il Messaggero, che riferisce di un possibile avvio di colloqui con le banche (il giornale nomina Goldman Sachs, Morgan Stanley, Unicredit e Bofa Merrill Lynch) al fine di studiare un’operazione di aumento di capitale che, secondo il quotidiano romano, si aggirerebbe tra 1-2 miliardi di euro. Al termine delle contrattazioni di ieri, la società piemontese capitalizzava in Borsa 4,57 miliardi di euro. L’obiettivo sarebbe raccogliere le risorse finanziarie per acquistare il restante 41,5% di Chrysler nelle mani del fondo Veba, che consentirebbe a Fiat di conquistare il 100% dell’azienda a stelle e strisce.

Non solo. la casa automobilistica torinese risente anche dell’ennesimo calo delle vendite nel Vecchio Continente. Le immatricolazioni del gruppo in Europa (Ue27+Efta) a novembre sono infatti scese del 12,8%a 67.801 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il mese scorso la flessione era stata del 5,8%. Da inizio anno il gruppo torinese ha venduto in Europa 747.956 vetture, il 15,6% in meno rispetto ad un anno fa. La quota di mercato a novembre è al 6,1% contro il 6,3% di novembre del 2011 e il 6,5% di ottobre. Da inizio anno la market share si è attestata al 6,4% rispetto al 7% di un anno fa.

L’azienda capitanata da Sergio Marchionne ha sottoperformato il mercato. Secondo i dati diffusi dall’Acea le immatricolazioni in Europa (Ue27 + Efta) a novembre sono scese del 10,1%, attestandosi a 965.918 veicoli. Negativo il saldo dei primi undici mesi dell’anno (-7,2%, 11,690 milioni di vetture).

Il downgrade giunto questa mattinata da Banca Akros ha appesantito una situazione già difficile. Gli analisti hanno abbassato il giudizio sul titolo del Lingotto a hold dal precedente accumulate, in scia al vociferato aumento di capitale.
 
L’operazione, a detta degli analisti di Equita, sarebbe ancora nella fase preliminare ma nel caso la società decidesse di vararla potrebbe essere attuata verso la metà del 2013. La Sim milanese ritiene comunque la ricapitalizzazione un’ipotesi estrema nel caso non ci fossero altri metodi di finanziamento come la cessione di Magneti Marelli o la quota in Ferrari. Per Banca Imi se l’aumento di capitale consentirebbe al gruppo torinese di accelerare la fusione con la casa automobilistica di Detroit e di accedere alla sua cassa, è anche vero che per le risorse finanziarie necessarie per la quota di Veba ammonterebbero a circa 4 miliardi di euro. Per gli esperti quindi l’operazione consisterebbe in una somma superiore rispetto quella ipotizzata dalla stampa di 1-2 miliardi di euro.