Fiat: gli investitori scappano con il rischio aumento di capitale
A parlare di ricapitalizzazione erano stati poco meno di un mese fa gli analisti di Ubs. Ora è la volta de Il Messaggero, che riferisce di un possibile avvio di colloqui con le banche (il giornale nomina Goldman Sachs, Morgan Stanley, Unicredit e Bofa Merrill Lynch) al fine di studiare un’operazione di aumento di capitale che, secondo il quotidiano romano, si aggirerebbe tra 1-2 miliardi di euro. Al termine delle contrattazioni di ieri, la società piemontese capitalizzava in Borsa 4,57 miliardi di euro. L’obiettivo sarebbe raccogliere le risorse finanziarie per acquistare il restante 41,5% di Chrysler nelle mani del fondo Veba, che consentirebbe a Fiat di conquistare il 100% dell’azienda a stelle e strisce.
Non solo. la casa automobilistica torinese risente anche dell’ennesimo calo delle vendite nel Vecchio Continente. Le immatricolazioni del gruppo in Europa (Ue27+Efta) a novembre sono infatti scese del 12,8%a 67.801 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il mese scorso la flessione era stata del 5,8%. Da inizio anno il gruppo torinese ha venduto in Europa 747.956 vetture, il 15,6% in meno rispetto ad un anno fa. La quota di mercato a novembre è al 6,1% contro il 6,3% di novembre del 2011 e il 6,5% di ottobre. Da inizio anno la market share si è attestata al 6,4% rispetto al 7% di un anno fa.
L’azienda capitanata da Sergio Marchionne ha sottoperformato il mercato. Secondo i dati diffusi dall’Acea le immatricolazioni in Europa (Ue27 + Efta) a novembre sono scese del 10,1%, attestandosi a 965.918 veicoli. Negativo il saldo dei primi undici mesi dell’anno (-7,2%, 11,690 milioni di vetture).