Notizie Notizie Italia Fiat, crescono le incertezze in vista del cda

Fiat, crescono le incertezze in vista del cda

13 Gennaio 2009 10:36

Una Fiat senza Luca De Meo e indebolita dalle sirene americane si avvia verso la trimestrale del 22 gennaio con più di un tema caldo all’ordine del giorno. Il Lingotto ha perso infatti uno dei potenziali candidati alla guida di Fiat Auto proprio a pochi giorni dalla presentazione dei risultati finanziari degli ultimi tre mesi di una delle annate più difficili per il mercato dell’auto.


Il 22 gennaio, data del cda, il mercato dovrà così assorbire da un lato le novità sul fronte conti 2008 e dall’altro quelle relative a un riassetto interno. Tanto più che come ipotizzato questa mattina dagli analisti di Equita la notizia delle dimissioni potrebbe aver rappresentato una sorpresa anche all’interno della stessa Fiat, circostanza “dimostrata dal fatto che non sia stato immediatamente nominato un sostituto”. Prevale la convinzione che la successione possa avvenire per linee interne, con in prima fila l’attuale responsabile del brand Fiat, Lorenzo Sistino. Ipotesi che portebbe a un più generalizzato rimpasto ai vertici.


Intanto però, più che all’addio di De Meo, che già il mercato aveva avuto occasione di scontare a partire dalla seduta di ieri, l’andamento del titolo in Borsa appare legato a doppio filo da un lato alla debolezza del settore (con lo Stoxx che cede il 2,5%) e al -11,5% subito ieri sera in chiusura a Wall Street dai titoli della controllata Cnh. Il titolo del Lingotto viaggia in territorio negativo fin dall’apertura e cede nel momento in cui si scrive due punti percentuali e mezzo poco sopra i 5,3 euro.


L’uscita di De Meo oltre ad essere stata accolta come notizia negativa dalla totalità degli analisti, apre anche interrogativi sulla prossima destinazione del manager. Lo stesso De Meo ha citato la necessità di “percorrere nuove vie professionali”, mentre Sergio Marchionne, dichiarandosi dispiaciuto dal punto di vista umano ha detto di essere consapevole che “Luca possa avere il desiderio di compiere nuove esperienze in altre realtà aziendali”. I commenti degli analisti non si occupano però dell’eventualità che De Meo (con esperienze passate in Renault e Toyota) possa occupare posizioni di vertice presso concorrenti e si concentrano piuttosto sulla perdita di un possibile sostituto di Marchionne, di uno dei manager che aveva contribuito alla rinascita del gruppo, fino a sottolineare l’impatto su Alfa Romeo, brand su cui – fanno notare da Akros – si erano concentrati gli sforzi recenti di De Meo.