Notizie Notizie Italia Fiat chiude in bellezza la carriera da solista: lunedì parte l’avventura dell’Auto e di Industrial

Fiat chiude in bellezza la carriera da solista: lunedì parte l’avventura dell’Auto e di Industrial

30 Dicembre 2010 16:09

Anche nell’ultima seduta dell’anno Fiat si regala cinque minuti di celebrità. Il titolo del Lingotto, dopo una mattinata trascorsa a scambiare in territorio negativo, nel pomeriggio ha cambiato direzione e si prepara a tagliare il traguardo della sua ultima giornata di contrattazioni a Piazza Affari con in pugno un guadagno del 3% a 15,43 euro. Nelle sale operative segnalano che a muovere l’azione sono le attese per lo spin off in rampa di lancio lunedì prossimo . “Con i volumi che ci sono oggi basta un compratore forte per far salire un titolo, basta un venditore per farlo andare giù”, segnala un trader.


A mettere un pizzico di pepe attorno al Lingotto anche il sondaggio condotto da Bloomerg su quanto valgono la nuova Fiat auto e Fiat Industrial. Secondo il consensus degli analisti raccolto dall’agenzia la nuova Fiat auto potrebbe quotare 6,65 euro, mentre Fiat Industrial, la società in cui sono confluiti i camion dell’Iveco e le macchine di Cnh, potrebbe assestarsi sui 9,40 euro ad azione. Una valorizzazione che se rispecchiasse la realtà, condurebbe Fiat dritta a un valore di 16,05 euro, ben oltre a quello che il mercato attualmente riconosce alla società.


Dalla seconda metà di aprile, quando il progetto dello spin-off è diventato ufficiale, il Lingotto ha guadagnato circa il 53%, meglio di quanto fatto dal resto del settore in Europa. Le difficoltà per gli investitori nel prezzare le due azioni derivano dal fatto che non sono state date indicazioni da parte della casa torinese sul loro valore. Un limbo che però è stato ampiamente esplorato dagli analisti. A Fiat Auto Intermonte ha riconosciuto un valore di 8,5 euro per azione, mentre a Fiat Industrial di 8 euro. A Fiat Auto Morgan Stanley ha invece assegnato un valore di 10,5 euro per azione, mentre Fiat Industrial si è dovuta accontentare di 9 euro.


Sarà il fattore volatilità dicono in molti a offrire interessanti opportunità di investimento su entrambe le azioni a gennaio. Il rilancio di Chrysler, il cambiamento strutturale e la valutazione interessante giocheranno a favore di Fiat Auto. Mentre il miglioramento dell’outlook e la speculazione sulle operazioni di carattere straordinarie favoriranno Fiat Industrial, della cui eventuale cessione si parlerà dopo il 3 gennaio.


A inizio dicembre risalgono gli ultimi contatti con gli americani della Agco secondo il tam tam della speculazione. A fine settembre erano stati i tedeschi della Daimler a lanciare qualche occhiata a Torino. Non è un mistero che abbiano interesse a diventare più forti sul fronte dei camion e dei trattori e macchine movimento terra. E le due società del Lingotto equipaggiate di buone tecnologie e di sostanziose quote di mercato distribuite nel mondo sono un affaire da tenere in agenda in vista dell’anno nuovo.


Anche gli esperti di Banca Akros che hanno partecipato alla gara del prezzo giusto su Fiat  hanno recentemente alzato il target di prezzo su Fiat portandolo a 18,30 euro da 16: hanno attribuito 7,8 euro alla nuova Fiat auto e 10,5 euro a Fiat Industrial. “L’iniziativa dello scorporo molto probabilmente darà il la a nuove iniziative e aprirà a nuovi scenari”, ha osservato il broker. “Fiat Spa, che ha il più forte profilo rischio/ rendimento, sarà il principale beneficiario”, ha aggiunto. Mentre riguardo al nuovo contratto firmato ieri da Fiat con i sindacati per lo stabilimento di Pomigliano gli esperti di Akros ritengono che sia “il primo passo di un iter che porterà a una vasta ristrutturazione delle regole di lavoro in tutti gli stabilimenti italiani”.


Anche per Equita sim l’accordo definitivo sul contratto del lavoro per avviare gli investimenti a Pomigliano è in linea con le attese. “E’ rimasta esclusa la Fiom che ha proclamato una giornata di sciopero (28 gennaio), ma riteniamo che l’opposizione ad oltranza non crei problemi significativi alla realizzazione del progetto”, è l’idea di questi analisti. A metà gennaio con il referendum in fabbrica a Mirafiori per accettare o meno l’accordo anche questo capitolo sarà affrontato in maniera definitiva.