Fiat, anche con il rischio one man show c’è chi la vede fino a 40 euro

Non è solo l’effetto 500 a guidare le azioni Fiat (+3,1% a 23,38 euro) in testa alla classifica odierna dei migliori dell’S&P/Mib. E mentre il ridimesionamento annunciato oggi della quota della controllante Ifil (ha il 30,4% di Fiat) in Sequana non ha nelle corde la capacità di condizionare il titolo, il discorso è diverso per l’ultimo entusiastico commento venuto dalla casa d’affari americana Jp Morgan.
“Fiat potrebbe essere un’azione da 40 euro”, si legge in un report in cui gli analisti dettano alcune ricette perchè il valore del titolo decolli ulteriormente, ancor più dei 30 euro a cui il prezzo obiettivo è stato innalzato dal broker dai 20 precedenti.
Secondo Jp Morgan infatti il mercato non avrebbe ancora riconosciuto la potenziale creazione di valore che deriverebbe dallo spin off dell’auto dal gruppo e dall’utilizzo del capitale in business con sinergie operative con Cnh, Iveco e Fiat Powertrain.
Il mercato applicherebbe dunque un cosiddetto sconto holding sul titolo Fiat dovuto alla presenza in portafoglio dell’alto rischio delle attività nell’auto. Lo spin off consentirebbe invece una migliore valutazione dell’auto al di fuori del gruppo, ma anche la creazione di valore a livello speculativo, dato che Fiat diventerebbe una possibile candidata a takeover.
Nel dettaglio per gli analisti di Jp Morgan l’auto indipendente aggiungerebbe tra 1 e 2,5 euro alla valutazione di Fiat secondo il metodo della somma delle parti, che si attesta attualmente a 29 euro. E il momento più propizio per procedere a un’operazione di questo tipo, sempre secondo la casa d’affari, sarebbe la metà del 2008, quando la divisione auto beneficerà delle performance della Grande Punto, della Bravo e della 500.
Non manca però anche un rischio potenzialmente distruttivo per l’azione. “Agli outsiders – si legge nel report – il management di Fiat appare come un one man show dove tutte le decisioni vendono fatte dal ceo”. Si tratta di un rischio che il mercato ha già scontato in diverse occasioni in passato, e precisamente in tutte le occasioni in cui sono circolate indiscrezioni circa un Sergio Marchionne, il manager artefice della rinascita del Lingotto, intenzionato a lasciare Fiat dopo aver completato la fase di turnaround.
Jp Morgan ha mantenuto il giudizio overweight sul titolo, con target rivisto a 30 euro e l’innalzamento rispettivamente del 9 e del 10% delle stime sull’utile 2007 e 2008 anche in considerazione del piano di riacquisto di azioni proprie per 1,4 miliardi che riguarderà il 10% del capitale.