Notizie Notizie Italia Fiammata tasso Btp al 2%, ma spread è ai minimi. Mercato crede in larghe intese post-elezioni

Fiammata tasso Btp al 2%, ma spread è ai minimi. Mercato crede in larghe intese post-elezioni

29 Gennaio 2018 12:17

Bot e Btp non temono le elezioni con rendimenti in ascesa ma spread saldamente sui minimi. Ormai manca poco più di un mese alle delicate elezioni politiche italiane e, al momento, non sembra esserci alcuna febbre da rischio instabilità politica. Anzi. Sull’azionario il Ftse Mib si avvia a chiudere il mese di gennaio nei pressi dei massimi a due anni e mezzo, con balzo mensile del 10% circa, e soprattutto non si sta verificando alcuna tensione sul fronte spread.

Rendimenti salgono, ma di pari passo con quelli del Bund

Il differenziale di rendimento tra Btp e Bund si mantiene non lontano dai minimi a due mesi in area 135 punti base con il rendimento del decennale italiano che sta salendo di pari passo con quello del Bund tedesco. In generale i bond governativi a livello globale risultano sotto pressione con vendite su tutti i tratti della curva con principale catalyst che rimane l’attesa di una forte crescita economica anche quest’anno. Il rendiemnto del Btp decennale è risalito oggi sopra la soglia del 2%, mentre quello del Bund tedesco viaggia sui massimi da fine 2015 in area 0,65%.

Questa settimana focus sulla riunione della Federal Reserve, presieduta per l’ultima volta da Janet Yellen, e venerdì con le non farm payrolls di gennaio. In Europa appuntamento con la prima lettura flash del PIL dell’area euro relativo al quarto trimestre 2017.
Il membro olandese della Banca centrale europea, Klaas Knot, ha dichiarato che l’istituto centrale deve chiarire da subito cosa intende fare a settembre, quando terminerà il QE. Knot, uno dei falchi all’interno dell’Eurotower, ha ribadito che gli acquisti di asset vanno conclusi il prima possibile. Il mercato vede sempre più vicina la fine del QE e successivamente un primo rialzo dei tassi in Europa anche se Draghi ha escluso che il costo del denaro salga già quest’anno.

Mercati tifano per governo larghe intese, Berlusconi pronto a scaricare la Lega

Guardando alle prossime elezioni politiche del 4 marzo, il mercato appare attendere tale appuntamento con anche troppa tranquillità. La prospettiva più probabile al momento è che dalle urne non esca alcun vincitore. L’interpretazione che vede il bicchiere mezzo pieno di tale scenario è che si andrà verso una Grande Coalizione alla tedesca che potrebbe risultare propizia anche nell’ottica di una esclusione di partiti quali M5S e Lega dalla futura formazione di governo. Oggi il quotidiano Repubblica rimarca come il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, la scorsa settimana avrebbe incontrato a Bruxelles il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker e i vertici del Ppe, tra cui il tedesco “merkeliano” Weber, assicurando che la Lega non farà parte del governo. Quindi, secondo la ricostruzione di Repubblica, lo scenario è quello di un governo di “larghe intese” che andrebbe a escludere dai giochi Matteo Salvini. Prospettiva ben gradita ai mercati con il fattore spread decisamente sotto controllo. Tra marzo e maggio, ossia nei mesi caldi post-elezioni in cui si dovrà cercare di trovare un’intesa sul prossimo governo, andranno a scadenza quasi 100 miliardi di euro tra Bot, Cct e Btp.